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Vegetation as a political agent

“Che cosa significa attribuire a una pianta un tempo storico? E, cioè, non solo un tempo biologico, ma un tempo sociale e politico?”1.    È con questa domanda che Marco Scotini dà il via all’indagine fra ecologia e arte di Vegetation as a political agent, mostra aperta al PAV – Parco Arte Vivente di Torino dal 30 maggio al 31 dicembre 2014. È anche l’incipit di una conversazione fra il curatore e Piero Gilardi, ideatore del PAV, artista che dall’esordio (coi Tappeti natura degli anni ’60) ha più volte reinventato la sua pratica fra attivismo, comunicazione alternativa, bioarte ed ecologia. (…)

RozO (Philippe Zourgane e Severine Roussel), When vegetation is not a decoration, 2014, architettura vegetale, foglie di palma e bambù realizzata da Camille Sevaye, P. Batoon
RozO (Philippe Zourgane e Severine Roussel), When vegetation is not a decoration, 2014, architettura vegetale, foglie di palma e bambù realizzata da Camille Sevaye, P. Batoon

“What does giving a plant a historical period mean?  And not just a biological time, but also social and political time?”1.    It is with this question that Marco Scotini starts his investigation between ecology and the art of Vegetation as a political agent. The exhibition opened at the PAV – Parco Arte Vivente (Park of Living Art) in Turin and runs from 30 May to 31 December 2014. The question is also the beginning for the conversation between the curator and Piero Gilardi, creator of the PAV, an artist who from the outset (with his Tappeti natura – Natural Carpets in the 60s) has repeatedly reinvented himself, going from activism, to alternative communication, from bioart and to ecology. (…)

Alessandro Azzoni
D’ARS year 54/nr 218/summer2014 (abstract dell’articolo)

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