A due anni dalla creazione di un blog di successo, viene dato alle stampe Urban Lives, il racconto dell’intensa esperienza dell’autrice Ivana De Innocentis tra i mille sentieri italiani della pittura murale spontanea.
Da qualche tempo è disponibile, sugli scaffali delle librerie, Urban Lives di Ivana De Innocentis, edito da Dario Flaccovio. Nonostante le apparenze, non è un libro sulla Street Art, almeno tanto quanto lo è sulla passione verso una sua totale esperienza. In questo senso è inedito, oltre ad essere più importante. Un passione che trasuda dalle pagine di un testo che avanza con impeto narrativo ed emotivo, dove la sincerità viva prevale sull’elaborazione sterile e veste coerentemente i contenuti.
A metà tra racconto di formazione, quello di Ivana De Innocentis (autrice e fondatrice del sito Urban Lives), e diario di viaggio, o meglio diario di campo sul quale annotare ogni singolo nodo di trame fondamentalmente umane. Antologia dei primi due anni di un blog che ha avuto il grande merito di documentare e contribuire a dare impulso a situazioni. Cronaca dei fatti da un vivace sottobosco, tra una “sagra” in campagna e una jam in fabbrica, tra quartieri lontani e orgogliose colonie strappate all’abbandono: leggi Officine Reggiane, vero centro di gravità delle vicende del libro.
In una polarizzazione sempre più accentuata nel panorama dell’arte nello spazio non più stradale, ma murale, Urban Lives tradisce la sua, seppur non dogmatica, partigianeria. Così si fa un po’ manifesto asistematico e un po’ romanzo verista della pittata, elevata quasi a genere, come la pratica murale di tanti Don Chisciotte armati di moderne picche da vernice.
L’autrice nella parte iniziale del testo passa in rassegna le questioni calde del dibattito nazionale, dal restauro alla “finta riqualificazione”, restituendo una sua personale e schietta visione. Certo, si potrebbe discutere sul concetto di Street art, sul fatto che “non sia morta” – la sua fase storica è già tale, ne rimane in buona parte il retaggio, la tradizione – ma poco interessa ai fini del libro, al coinvolgimento empatico a cui aspira. Poi un lungo ricamo di storie, racconti, viaggi: un ritorno alle origini, è l’anti-spettacolarizzazione, un atto di resistenza all’oggetto, alla sua consumizzazione, salvaguardia di un patrimonio di esperienze; e qualche disegno a muro dal valore di pretesto sta come documentazione consegnata al passato più che al futuro, rimanenza tenue di un accadimento già concluso, e vissuto.
Egidio E. Bianco
Urban Lives
di Ivana De Innocentis
Dario Flaccovio Editore
224 pagine
€ 24