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	<title>ethimo Archivi - D&#039;ARS MAGAZINE</title>
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		<title>Milano, la Smart Community di Porta Nuova</title>
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		<dc:creator><![CDATA[Valentina Tovaglia]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 25 Feb 2015 19:52:15 +0000</pubDate>
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					<description><![CDATA[<p><img width="347" height="188" src="https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/ante11-347x188.jpg" class="attachment-medium size-medium wp-post-image" alt="" srcset="https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/ante11-347x188.jpg 347w, https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/ante11.jpg 765w" sizes="(max-width: 347px) 100vw, 347px" /></p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><img width="347" height="188" src="https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/ante11-347x188.jpg" class="attachment-medium size-medium wp-post-image" alt="" loading="lazy" srcset="https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/ante11-347x188.jpg 347w, https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/ante11.jpg 765w" sizes="(max-width: 347px) 100vw, 347px" /></p><p>L’area milanese di Porta Nuova, che rappresenta un’importante realtà grazie alla riqualificazione che sta coinvolgendo i tre quartieri di Garibaldi, Varesine e Isola, ha accolto il progetto della prima <em>Smart Community</em> in Italia, avviato dalla Fondazione Riccardo Catella in corrispondenza di Expo 2015 e del completamento di Porta Nuova stessa. Si tratta di un progetto civico che tocca i campi di arte, design e tecnologia, nato da un’esigenza di restituire la priorità ai bisogni e ai desideri dei cittadini: in altre parole, questa volontà di rinnovamento culturale vuole rappresentare la spinta per una ripresa rispetto alla consapevolezza della crisi economica attuale. Si parla di <em>Smart Community</em> e non di <em>Smart City</em> proprio in quanto si vuole ampliare il campo d’azione alla dimensione umana – cittadini, ambiente, qualità della vita, impresa sociale – non riducendolo soltanto all’innovazione tecnologica e all’efficienza energetica.</p>
<p>In questa sede presentiamo i tre contenuti principali divulgati dalla Fondazione Riccardo Catella: <em>Porta Nuova Smart Lab</em> e &#8211; tra i cosiddetti <em>Progetti della Gente &#8211; MiColtivo. The Green Circle</em> e <em>L’Italia si Alza,</em> parte, questi ultimi, del <em>Porta Nuova Smart Community Festival</em>, il palinsesto di eventi che si terranno a partire dal mese di aprile durante tutto il periodo di Expo.</p>
<div id="attachment_11585" style="width: 660px" class="wp-caption alignnone"><img aria-describedby="caption-attachment-11585" loading="lazy" class="size-full wp-image-11585" src="http://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/PNSC_FOTO-AREA-PARCO_2-e1424889709280.jpg" alt="Porta Nuova Smart Community, area del parco" width="650" height="433" /><p id="caption-attachment-11585" class="wp-caption-text">Porta Nuova Smart Community, area del parco</p></div>
<p><em>Porta Nuova Smart Lab</em> è un progetto di trasformazione digitale che si sviluppa attraverso la messa a punto di una serie di strumenti di rilevazione che risulteranno utili per promuovere le relazioni tra i cittadini, facilitare i servizi e dare informazioni, e più in generale per studiare la comunità reale e virtuale del quartiere di Porta Nuova, proponendosi come modello di analisi delle città e del territorio. Entra quindi in gioco l’<em>Internet delle</em> <em>cose</em>, che favorisce la connessione tra gli oggetti e gli spazi con le persone: le tracce che queste ultime lasceranno sul territorio saranno lette e rielaborate per favorire un miglioramento della qualità della loro vita. I cittadini saranno osservati e ascoltati e infine “ricompensati” con nuove esperienze all’insegna dell’efficienza e dell’efficacia. L’indicatore principale per la valutazione del quartiere e della città sarà quindi l’umore dei cittadini, misurato attraverso la nuova app <em>MIXMood</em>, che fornirà dati utili per costruire nuove opportunità per la comunità.</p>
<div id="attachment_11586" style="width: 660px" class="wp-caption alignnone"><img aria-describedby="caption-attachment-11586" loading="lazy" class="wp-image-11586 size-full" src="http://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/WHEATFIELDS_2-e1424889979224.jpg" alt="" width="650" height="515" /><p id="caption-attachment-11586" class="wp-caption-text">Agnes Denes, Wheatfield, rendering</p></div>
<p>Torniamo ora ai <em>Progetti della Gente</em>, a cadenza annuale e pensati per valorizzare e animare gli spazi pubblici: il progetto <em>MiColtivo. The Green Circle </em>avrà al centro l’opera d’arte ambientale di Agnes Denes &#8211; classe 1931, tra le principali figure dell’arte concettuale americana &#8211; intitolata <em>Wheatfield</em> (<em>Campo di Grano</em>), realizzata in collaborazione con Fondazione Nicola Trussardi e Confagricoltura. Il lavoro dell’artista americana, dal forte approccio ecologico, si confronterà con 5 ettari (corrispondenti a 50.000 metri quadrati) di terreno, finora inutilizzati, all’interno dell’area che ospiterà il futuro parco pubblico <em>Biblioteca degli Alberi</em>. <em>Wheatfield</em> è stato realizzato per la prima volta da Denes nel 1982 a New York in un’area di un ettaro a Battery Park City, per concentrare l’attenzione del pubblico su alcuni valori trascurati dalla società globalizzata, come la condivisione del cibo e dell’energia, la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, la crescita sociale ed economica nel rispetto della qualità della vita degli individui e delle comunità.</p>
<div id="attachment_11588" style="width: 560px" class="wp-caption alignnone"><img aria-describedby="caption-attachment-11588" loading="lazy" class="size-full wp-image-11588" src="http://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/blue.jpg" alt="Wheatfield - A Confrontation, 1982, Battery Park Landfill, New York City. Copyright Agnes Denes. Courtesy Leslie Tonkonow Artworks + Projects, New York" width="550" height="382" srcset="https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/blue.jpg 550w, https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/blue-347x241.jpg 347w, https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/blue-81x55.jpg 81w" sizes="(max-width: 550px) 100vw, 550px" /><p id="caption-attachment-11588" class="wp-caption-text">Agnes Denes, Wheatfield &#8211; A Confrontation, 1982, Battery Park Landfill, New York City. Copyright Agnes Denes. Courtesy Leslie Tonkonow Artworks + Projects, New York</p></div>
<p>Ancora oggi <em>Wheatfield</em>, campo di grano tra i grattacieli, nel cuore di una città come Milano, vuole trasmettere un messaggio di ritorno alla semplicità e alla concretezza della terra, generatrice di vita e di prosperità, oltre che essere un motore di aggregazione e impegno sociale. Per questo i cittadini sono chiamati a partecipare all’esperienza in tutte le sue fasi, dalla semina del campo sabato 28 febbraio, fino alla raccolta del grano nel mese di luglio (in seguito sarà seminata erba medica). Da aprile l’opera sarà aperta al pubblico, inoltre sarà allestita presso la Fondazione Riccardo Catella una video mostra didattica che racconterà il progetto di Agnes Denes.</p>
<div id="attachment_11589" style="width: 660px" class="wp-caption alignnone"><img aria-describedby="caption-attachment-11589" loading="lazy" class="size-full wp-image-11589" src="http://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/FRC_LITALIA-SI-ALZA_SCHIZZI-SEDIE_GIOPATOCOOMBES.jpg" alt="L'Italia si Alza, schizzi sedie Giopato&amp;Coombes" width="650" height="460" srcset="https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/FRC_LITALIA-SI-ALZA_SCHIZZI-SEDIE_GIOPATOCOOMBES.jpg 650w, https://www.darsmagazine.it/wp-content/uploads/2015/02/FRC_LITALIA-SI-ALZA_SCHIZZI-SEDIE_GIOPATOCOOMBES-347x245.jpg 347w" sizes="(max-width: 650px) 100vw, 650px" /><p id="caption-attachment-11589" class="wp-caption-text">L&#8217;Italia si Alza, schizzi sedie Giopato&amp;Coombes</p></div>
<p>Infine, una <em>Smart Community</em> non può mancare di sedie da esterni da collocare nello spazio pubblico: è questo il tema del progetto di design <em>L’Italia si Alza</em>, che ha coinvolto gli studenti dell’area falegnameria e tessile della Scuola Oliver Twist dell’Associazione Cometa di Milano. Affiancati da tre designer professionisti, Philippe Bestenheider, Giopato&amp;Coombes e Mario Ferrarini, gli studenti hanno realizzato prototipi di questo oggetto, che doveva essere resistente, facile da trasportare e immagazzinare, dai costi di produzione contenuti e creativo. Tra gli otto progetti già selezionati, saranno scelti i tre finalisti, che saranno esposti durante la <em>Design Week 2015</em> a Porta Nuova e sottoposti a una doppia votazione, da parte sia del pubblico tramite <a href="https://www.facebook.com/PortaNuovaSmartCommunity?fref=ts" target="_blank">Facebook</a>, sia di una giuria che valuterà in base a criteri quali estetica, funzionalità, creatività, costo. La sedia vincitrice sarà messa in produzione e in vendita da Ethimo, partner tecnico dell’operazione.</p>
<p><em>Valentina Tovaglia</em></p>
<p>Fondazione Riccardo Catella &#8211; Porta Nuova Smart Community<br />
Agnes Denes, <em>Wheatfield</em><br />
Semina: sabato 28 febbraio 2015, ore 14-16. Ritrovo presso il giardino pubblico di via De Castillia 28, Milano.</p>
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