Distanza, isolamento e un indomito attaccamento alle tradizioni sono spesso fattori non favorevoli allo sviluppo di uno sguardo espanso e lungimirante. Ma se ci si sforza a rimodulare i propri paradigmi, ci si può rendere conto che decentramento ed estraneità a certi logori meccanismi e a sterili condizionamenti possono giocare anche a proprio favore. È il caso della Sardegna, dove, da un po’ di tempo a questa parte, qualcosa si muove sul fronte dell’arte contemporanea, talvolta dall’alto e con il sostegno pubblico, altre volte dal basso, con coraggio e tenacia. (…)
Distance, isolation, and an indomitable attachment to traditions are often factors that do not help the development of an open and forward-looking gaze. But if one strives to reshape their paradigms, it is possible to realize that decentralization and alienation from some frayed mechanisms and sterile conditioning can play in one’s favour. This is the case of Sardinia, where, for some time, something is moving in the field of contemporary art, sometimes from above and with public support, sometimes from below, with courage and tenacity. (…)
Francesca Cogoni
D’ARS year 54/nr 218/summer2014 (abstract dell’articolo)
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