La tanto attesa (per me) notte degli Oscar si è magicamente conclusa e ora possiamo commentare vincitori e vinti. Magari non tutti erano ansiosi di sapere se l’Oscar come miglior film l’avrebbe vinto Grand Budapest Hotel oppure Birdman, o se quello come miglior attrice sarebbe andato a Felicity Jones per la sua performance in The theory of everything oppure alla rossa e bellissima Julianne Moore per Still Alice. Non tutti erano in ansia di saperlo – come Zerocalcare ha ironicamente puntualizzato in un suo post – ma io sì (se leggete il post di Zero, io sono quello con barba e occhiali, in alto a sinistra)!
Preannunciati i successi del film di Alejandro G. Iñárritu, che sulle otto nomination ha portato a casa ben quattro statuette, tutte nelle categorie principali: Birdman ha vinto l’Oscar come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia; mentre ha dovuto cedere quelle di miglior attore protagonista e non protagonista, quella di attrice non protagonista e quella di sound editing.
Altrettante nomination e altrettante vittorie per The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson: miglior colonna sonora, miglior scenografia, migliori makeup e hairstyling e infine migliori costumi. A ritirare quest’ultima statuetta è andata una commossa Milena Canonero, la costumista italiana che aveva calcato lo stesso palco nel 1976 per il suo lavoro in Barry Lyndon, nel 1982 per Momenti di gloria e nel 2007 per Marie Antoinette.
Nessuna sorpresa nelle assegnazioni alle migliori performance. Miglior attore e miglior attrice protagonisti sono Eddie Redmayne per la sua interpretazione del fisico Stephen Hawking in The theory of everything e Julianne Moore per la sua memorabile Alice in Still Alice. Miglior attore e attrice non protagonisti sono invece J.K. Simmons per il suo spietato ruolo di docente in Whiplash e Patricia Arquette in Boyhood. Se ci deve essere uno sconfitto è proprio quest’ultimo, perchè di quattro statuette il film di Richard Linklater ne ha portata a casa solo una.
Miglior documentario è Citizen Four sul caso Edward Snowden diretto dalla documentarista Laura Poitras.
Ad avere trionfato nella categoria miglior film straniero – per cui il nostrano Il capitale umano era stato escluso ad inizio anno – è il polacco IDA di Pawel Pawlikoski.
Ed ecco la fatidica lista dei “migliori”:
– film: Birdman di Alejandro G. Iñárritu
– regia: Alejandro G. Iñárritu per Birdman
– attore protagonista: Eddie Redmayne per la sua performance in The theory of everything
– attore non protagonista: J.K. Simmons in Whiplash
– attrice protagonista: Julianne Moore in Still Alice
– attrice non protagonista: Patricia Arquette in Boyhood
– fotografia: Emmanuel Lubezki per Birdman
– montaggio: Whiplash
– costumi: Milena Canonero per The grand Budapest Hotel
– makeup and hairstyling: Frances Hannon e Mark Coulier per The Grand Budapest Hotel
– colonna sonora: Alexandre Desplat per la colonna di The Grand Budapest Hotel
– scenografia: The Grand Budapest Hotel
– canzone originale: Glory del film Selma
– mix sonoro: Whiplash
– montaggio sonoro: American Sniper
– sceneggiatura originale: Alejandro Inarritu, Nicolas Giacobone, Alexander Dinelaris, Armando Bo per Birdman
– adattamento: Graham Moore per The Imitation Game
– visual effect: Interstellar
– film d’animazione: Big Hero 6
– documentario: Citizen Four
– film straniero: IDA
Elena Cappelletti