Due nuove mostre alla Fondazione Prada di Milano: Theaster Gates con True Value e Nástio Mosquito con Template Temples Of Tenacity
Il 6 luglio Fondazione Prada ha inaugurato due mostre consacrate ai lavori eterogenei di Theaster Gates (Chicago, Stati Uniti; 1973) e Nástio Mosquito (Luanda, Angola; 1981). Due continenti – l’America e l’Africa – due universi apparentemente distanti ma accomunati da un approccio comune: il focus sul sociale e sull’interazione con il pubblico.
Partendo da un ready-made che a una prima lettura potrebbe risultare criptico, attraverso il gigantesco negozio di ferramenta che costituisce il fulcro di True Value (che al di là della traduzione letterale potrebbe essere reso come “valore effettivo”) Gates sembra trascendere l’abituale volontà di invitare alla riflessione sulle minoranze nel loro rapportarsi al macro-tessuto della società.
Sineddoche di un patrimonio culturale che si sta perdendo in nome di una globalizzazione fagocitante, il suo lavoro assurge a un linguaggio universale volto a preservare la memoria e il ruolo del singolo individuo. Un memento non alieno da una profonda coscienza della dimensione spirituale che aleggia in diverse opere presentate nell’esposizione. Espressione di tradizioni così come di un credo religioso, i feticci e i reliquiari che si incontrano lungo il percorso traducono l’indecifrabile e, nella loro concretezza, inquietano e pongono interrogativi sulla percezione della realtà. In questo oscillare consapevole tra immateriale e terreno si situa il “valore vero” del 43enne artista di Chicago.
T.T.T.-Template Temples of Tenacity (Modello di Tempio di Tenacia) di Mosquito è un’installazione site-specific che comprende tre opere: un video sul tema dell’amore tangibile, Synchronicity Is My Bitch: The Cinematic Experience (2016), attualmente in fase di ultimazione, che sarà proiettato in loop a partire da settembre; una performance, I Make Love To You. You Make Love To Me. Let Love Have Sex With The Both Of Us (Part 1 – The Gregorian Gospel Vomit),che sarà effettuata puntualmente da due cori gospel di quindici elementi ciascuno; una sorta di chiesa/luogo di performance intitolata WEorNOT. Questi archetipi di cinema, musica e cattedrale nell’idea dell’artista angolano sono gli elementi costitutivi di un tempio. Della tenacia perché lui, che ha basato la sua produzione sullo stabilire una relazione con la gente, intende sottolineare la volontà di continuare a esplorare e assumersene i rischi relativi.
Realizzata insieme all’artista spagnolo Vic Pereiró e all’illustratrice Ada Diez, la “cattedrale” WEorNOT è il terreno di sperimentazione in cui oggetto d’indagine è la cultura popolare che, in netta contrapposizione con la filosofia, rappresenta una forma di conoscenza che è stata consolidata da secoli di storia. Se in passato la sua analisi è già stata incentrata sulla poesia tradizionale, adesso è il turno di proverbi provenienti da tutto il mondo che campeggiano sui banchi presenti nello spazio così come sulle vetrate che li traducono in forma caricaturale. E al pubblico è dedicato il pulpito da cui è possibile declamare, esprimersi, diventare protagonisti del processo creativo di questo arguto campione del provocare per comprendere.
Danilo JON SCOTTA
Template Temples Of Tenacity
Nástio Mosquito
a cura di Elvira Dyangani Ose
True Value
Theaster Gates
a cura di Elvira Dyangani Ose
Fino al 25 Set 2016
Fondazione Prada, Milano