Siamo al secondo sabato del mese d’ottobre e come ormai tradizione, torna la Giornata del Contemporaneo (GdC), un appuntamento tutto dedicato all’arte contemporanea e ai suoi protagonisti. Porte aperte dunque in tutti i musei che aderiscono al circuito e ingressi gratuiti a mostre, eventi, conferenze e presentazioni in tutta Italia: Centro Pecci di Parto, Castello di Rivoli, Museo Madre di Napoli, Mambo di Bologna, MACRO e MAXXI di Roma, MART di Rovereto e molti altri (l’elenco completo).
L’iniziativa, ormai alla sua decima edizione, è promossa e sostenuta da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani , impegnata nella divulgazione dell’arte e delle realtà museali italiane dedicate al contemporaneo e annovera anche quest’anno come suo partner tecnologico Telecom.
Ci teniamo a segnalare la scelta dei direttori dei 26 musei associati di affidare l’immagine-guida di quest’anno ad un artista caro alla nostra redazione e ai nostri lettori, Adrian Paci che si aggiunge alla consistente lista di artisti coinvolti nelle precedenti edizioni – Michelangelo Pistoletto (2006), Maurizio Cattelan (2007), Paola Pivi (2008), Luigi Ontani (2009), Stefano Arienti (2010), Giulio Paolini (2011), Francesco Vezzoli (2012) e Marzia Migliora (2013).
Greeters è il titolo dell’opera presentata da Paci, un’immagine in bianco e nero che ritrae due ragazzi che salutano, viaggiatori forse, in grado di evocare tutti i temi ricorrenti nella poetica dell’artista. Alle sue parole affidiamo una più autentica descrizione delle intenzioni del lavoro: La scelta è stata quella di accostare due realtà che sembrano lontane, antitetiche. I due giovani della foto non c’entrano nulla con il cosiddetto “mondo dell’arte”. Nessun collegamento sembra riuscire a mettere insieme il vissuto che emerge da questa immagine e la realtà sofisticata e a volte cinica del mondo dell’arte. E qui sta il significato più profondo e il contributo che questa immagine cerca di portare: la semplicità e il carico di mondo che essa porta con sé si incontrano e si scontrano con il mondo dell’arte. “Quelli che stanno fuori” semplicemente salutano “quelli che stanno dentro” innescando una comunicazione carica di umanità.
11 ottobre 2014
Decima Giornata del Contemporaneo
Martina Coletti