Collochiamo sulla linea di partenza il litorale laziale tra Gaeta e Terracina: immaginiamo poi di cliccare su un ipotetico tasto translate che trasformi spazi e superfici – non convenzionalmente legati all’arte – nel linguaggio figurativo della Street Art, tracciando nuovi percorsi all’interno dei nuclei urbani. Dal 20 aprile al 30 maggio va in scena infatti il festival Memorie Urbane, alla sua seconda edizione, che, mettendo in dialogo testimonianze artistiche del passato e arte contemporanea, consentirà a dodici artisti internazionali di immergersi nell’ambiente e di entrare in contatto con la comunità locale. Chi passerà nei prossimi giorni dalle parti delle due località in provincia di Latina potrà infatti vedere all’opera Domenico Romeo, Hyuro, Moneyless, Alice Pasquini, DALeast, Faith47, SAM3, Borondo, Lucamaleonte, Malabrocca, Sbagliato e Martina Merlini, che, secondo un calendario ben preciso, realizzeranno i loro interventi in parallelo con una serie di appuntamenti quali workshop, conferenze, proiezioni e concerti.
Alice Pasquini è autrice in particolare di un’indagine su corpi e volti umani, che vuole esprimere l’indipendenza della donna; Martina Merlini rappresenta invece uccelli e animali del sottobosco. Direttamente dall’Italia lavorano a Memorie Urbane anche: Domenico Romeo, che compie una ricerca sul segno attraverso sia simboli grafici ricercati, che danno origine a silhouette di animali, sia volti umani; Lucamaleonte, che interpreta gli antichi bestiari trecenteschi attraverso la tecnica dello stencil; Moneyless, che indaga gli elementi più puri della vita quotidiana; Sbagliato, dall’identità celata, che installa nell’ambiente urbano poster raffiguranti porte, finestre ed elementi architettonici che generano curiosità nei passanti. Malabrocca è il nuovo progetto dell’artista spagnolo Escif e dell’artista concettuale Fermin; sempre dalla Spagna arrivano Borondo, che, interagendo con le superfici architettoniche, realizza personali introspezioni psicologiche, e SAM3, autore di opere monocromatiche che hanno come protagonisti figure umane caratterizzate da larghe silhouette nere senza volto. Dal Sudafrica, la street artist Faith47, lavora a metà strada tra denuncia sociale e ricerca sulla natura; le opere di DALeast, cinese, sembrano prender vita grazie a strisce nere metalliche che s’intrecciano tra loro, mentre i lavori fumettistici di Hyuro, originaria dell’Argentina, ricordano i manga.
Il festival Memorie Urbane è nato a Gaeta nel 2012 da un’idea di Davide Rossillo, presidente di Turismo Creativo, sostenitore dell’arte contemporanea come elemento di dinamismo culturale e strategia di crescita socio-economica e turistica, e quest’anno si apre a una nuova città, Terracina, volendo avviare così un progetto che annualmente possa coinvolgere un sempre maggior numero di nuclei urbani del litorale laziale.
In particolare, tra gli eventi collaterali, merita attenzione il workshop Pratiche di arte urbana: lo Stencil, che si terrà nei giorni 11 e 12 maggio presso la Pinacoteca di arte contemporanea Giovanni da Gaeta e che sarà curato da Lucamaleonte, tra i massimi esperti italiani di questa tecnica di urban art. Il week end successivo – 18 e 19 maggio – si terrà la conferenza Street Art. The New Generation, la prima della sezione Conference del festival, all’interno della quale curatori, blogger, saggisti e giornalisti, dibatteranno in materia di street art, cercando di comprenderla e di decifrarne i linguaggi.
Valentina Tovaglia