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L’Ariete Errante * 2

Esiste una leggenda che narra l’impresa gloriosa di un cavaliere che riuscì a sconfiggere l’avanzata dell’esercito nemico, grazie all’aiuto di un drago uscito dall’uovo che poco prima aveva trovato nel bosco. Il fantastico animale aveva deciso di servire il suo cavaliere non appena lo vide e questo ci fa comprendere come l’arma di un Ariete stia, come anticipato, nell’ovale simbolo della nascita.

La deposizione delle uova degli uccelli segna la fine dell’Inverno e il loro schiudersi a suon di beccate è l’inizio della Primavera. Non è certo un caso che da millenni, all’inizio della nuova stagione, tradizioni di ogni dove vedano scambiarsi uova decorate, colorate, dolci e dorate… Arietino è il coraggio prorompente dei germogli che sbocciano e delle primule che splendide e sfacciate spuntano nei prati. Arietina è la tenera forza della vita che nonostante tutto non smette mai di rinnovarsi e il segno zodiacale che si accompagna all’equinozio non può che racchiudere in sé tutta la gioia, la fecondità, la dirompenza e la spontaneità di questo esplosivo e magico risveglio.

Tornando alla nostra storia, quel che uscì dall’uovo era un drago e da che mondo è mondo i draghi sputano fuoco: maestoso elemento in cui nascono gli Arieti. La luce, il calore, l’assoluto protagonismo di questo bruciante fenomeno naturale che catalizza l’attenzione di chiunque ne incroci lo splendore, somiglia infatti all’animo dei nostri eroi che, muovendosi con la rapidità della fiamma, si buttano a capofitto su chiunque e qualunque cosa sia da difendere o conquistare. Imparato a contare fino a 10, una volta individuati dei valori per cui battersi – senza più provocare a destra e a sinistra nel tentativo di crearsi “nemici” che ne stimolino l’animo guerrafondaio – gli Arieti lo faranno sotto il segno di un fuoco sacro che ne guiderà le gesta.

I prodi “cavalieri dell’uovo” portano sul vessillo i valori di fedeltà, lealtà, coraggio e bontà d’animo. Da panzer anarchico a nobile cavaliere di re Artù, il passaggio dell’Ariete gli permetterà di riconoscere l’autorità esterna che tanto soffre ma di cui tanto ha bisogno (simbolicamente il re) e di farla un giorno propria, capeggiando da solo e con criterio le proprie azioni. E la luce, che come tutti i segni di fuoco vorrebbe sempre puntata addosso, gli servirà non solo a definire il proprio spazio di azione e la direzione da prendere ma, un domani, ad individuare e caldeggiare lo schiudersi delle più giovani e indisciplinate “uova” altrui. Un valoroso cavaliere conosce i suoi limiti e portata a termine la sua missione, riporrà sulle nuove leve la fiducia di cui a sua volta fu investito permettendo, ad ogni inizio di Primavera, il gioioso circolare di tenere, chiassose e scalpitanti uova colorate*

Viola Lilith Russi

 

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