Per l’impeccabile segretaria dello zodiaco, tenere l’agenda di indirizzi e appuntamenti dei più disordinati colleghi astrologici, più che un dovere è una necessità. Sebbene responsabilità e una certa indole “di servizio” siano connaturati al segno infatti, il bisogno più grande della signora della sesta casa è quello di tenere insieme i pezzi dell’altrimenti indomabile puzzle della vita. Ogni cosa, fatto, persona deve avere una ragione e una collocazione nel (quasi) perfetto sistema ad ingranaggio che fa muovere il corpo, la vita, l’entourage familiare, lavorativo e sociale in cui ciascuno è inserito.
Per la Vergine i conti devono tornare, sempre. Riuscire a gestire tutto però, oltre che portare a possibili derive ossessive, è ahimè una grande illusione. L’accanimento nel tenere insieme parti di sé che dovrebbero essere lasciate andare, è il pericolo più grande di chi è dominato da questo archetipo che, per paura di perdere, rischia di conservare troppo e smaltire poco.
Il vuoto terrorizza e l’horror vacui della Vergine può farle trattenere anche quel che per il suo organismo è ormai tossico…
Seppure il potenziale di integrazione di questo segno sia estremamente positivo e utile alla sua crescita – perché in grado di collegare e far lavorare insieme le diverse energie -, se alla parte logico-razionale non verrà incorporata quella emotiva (che scorre, scioglie e fluidifica), il corto circuito sarà assicurato. La vera integrazione su cui deve lavorare è proprio quella fra pensiero ed emozioni, mente e corpo, e sarà quest’ultimo a dare segnali di intoppo, qualora ci sia trattenimento senza elaborazione.
Il sagace Mercurio vergineo, così oculato nell’analizzare, confrontare e schedare tutti i dati che riesce a incamerare, dovrà allora volare verso i lidi lontani di Giove e Nettuno, dove a regnare sono il sogno, la fantasia, la pura emozione e l’impavida ricerca di nuovi orizzonti da esplorare e in cui perdersi, senza confini. Se Giove lo aiuterà a guardare dall’alto ogni cavilloso dettaglio su cui altrimenti si arrovellerebbe, fornendo visioni d’insieme più sommarie ma decisamente più serene e insegnandogli a metabolizzare e dare un senso “superiore” a ogni esperienza, Nettuno lo lancerà nel vuoto, permettendogli di cadere sulle reti invisibili di una morbida “fede”…
Il Grande puzzle pare proprio stare insieme per insondabili e impreviste ragioni. Perciò tanto vale mollare il colpo, rilassarsi (non sentendosene in colpa!) e riporre la lustratissima stilo da collezione per altre occasioni; perché il Disegno sembra non essere programmabile, né tracciabile (nemmeno dalle abilissime mani della Vergine) né tanto meno razionalmente accettabile!
Viola Lilith Russi