Conto alla rovescia a Sansepolcro, in provincia di Arezzo, in vista della tredicesima edizione di Kilowatt Festival, evento dal forte respiro internazionale fondato nel 2003 dalla compagnia teatrale CapoTrave e dedicato alle arti performative contemporanee. Dal 18 al 25 luglio, il programma si snoderà tra teatro, danza e musica, oltre a comprendere progetti legati alle arti visive.
Abbiamo rivolto alcune domande al direttore artistico Luca Ricci, regista e drammaturgo, per approfondire alcuni originali aspetti della manifestazione.
Partiamo subito dalle arti visive: Kilowatt Festival sta investendo molto in questo settore.
Kilow’Art è la nostra sezione di arti visive, curata da Saverio Verini, che anche quest’anno presenterà un’opera site-specific e community specific: si tratta di Adunanza, ideata da un giovane artista abruzzese, Francesco Ciavaglioli, e selezionata da un gruppo di trenta abitanti di Sansepolcro, tra una rosa di quaranta progetti candidatisi tramite bando. Ciavaglioli è in residenza da una ventina di giorni a Sansepolcro, dove resterà fino al termine del festival per costruire il suo progetto, dedicato a una rilettura contemporanea della comunità raccolta sotto il manto della Madonna della Misericordia dipinta da Piero della Francesca e conservata nel locale Museo Civico. Ciavaglioli ha scattato 400 fotografie ai cittadini di Sansepolcro, con i quali sta costruendo una grande auto-rappresentazione del concetto di comunità. Il progetto sarà presentato il 18 luglio e completato il 22 con una live performance finale.
Nella costruzione del festival si conferma chiaramente la volontà di un’apertura verso nuove fasce di spettatori.
La mission di Kilowatt è proprio questa. Non siamo interessati a un festival per una ristretta nicchia, per noi la sfida è il mare aperto: vogliamo portare i linguaggi dello spettacolo nel contesto sociale di cui sono parte e, in questo senso, mi sembrano chiarificatori sia il titolo dell’edizione di quest’anno, Ospitali di natura, sia l’immagine del fotografo Eric Ward che la accompagna.
Il festival durerà otto giorni, nei quali si concentreranno 26 spettacoli e 12 concerti. La parte più originale della programmazione – quella che ha reso noto il festival a livello europeo – sarà a mio avviso la Selezione Visionari. I Visionari – il gruppo di ventiquattro cittadini di Sansepolcro che, dopo aver visionato oltre 250 DVD, hanno scelto 9 spettacoli – continuano a compiere scelte potenti e anticonformiste, muovendosi in totale libertà, senza condizionamenti di alcun tipo. E, il più delle volte, sanno essere anticipatori di tendenze rispetto alle quali il mondo teatrale o coreografico riesce ad arrivare in un secondo momento.
Presenteremo dieci anteprime nazionali: parlando di danza, il nuovo spettacolo di due maestri come Michele Abbondanza e Antonella Bertoni (anticipato ai nostri lettori in occasione dello studio al Teatro della Cartiera di Rovereto) e la seconda uscita del lavoro di un altro maestro, Enzo Cosimi; sul lato teatrale, invece, ci sarà il debutto di Michele Santeramo e Michele Sinisi, con un progetto fortemente attuale sul disgregamento dell’Unione Europea, oltre a Iaia Forte con Hanno tutti ragione (adattamento dell’omonimo romanzo di Paolo Sorrentino), e all’ultimo divertente spettacolo di Andrea Cosentino, Lourdes (ispirato all’omonimo libro di Rosa Matteucci).
Parliamo infine del progetto europeo Be SpectACTive!.
Dal 1 dicembre scorso e per i successivi 4 anni, CapoTrave/Kilowatt e il Comune di Sansepolcro sono capofila di questo progetto europeo di cooperazione su larga scala che vuole indagare il concetto di “ruolo attivo dello spettatore”. Sono poi partner del progetto dieci istituzioni europee (tra teatri, festival e università), in rappresentanza di nove paesi.
In questa edizione di Kilowatt Festival presenteremo i debutti di due giovani coreografi europei, il ceco Michal Zahora, che sta lavorando sugli scambi epistolari dedicati alle varie declinazioni dell’amore e il croato Bruno Isakovic, che porterà in scena undici danzatori nudi per indagare i temi del pudore e del voyeurismo. Inoltre, il 21 e 22 luglio, Sansepolcro ospiterà la prima conferenza internazionale di Be SpectACTive! (qui il link per l’iscrizione), alla quale parteciperanno numerosi studiosi europei (sociologi, antropologi, economisti) che rifletteranno sul valore – anche politico – dell’attivazione dei modelli di cittadinanza attiva applicati all’ambito culturale.
Kilowatt Festival
18 al 25 luglio
Sansepolcro (Arezzo)