Ricordate le sculture subacquee di Jason deCaires Taylor, l’inventore del museo sottomarino? Rieccolo con un nuovo progetto. S’intitola The Rising Tide (La marea crescente), ma stavolta le acque non sono quelle salate dell’Oceano Atlantico, bensì quelle dolci del Tamigi.
Il 3 settembre scorso, in occasione del Totally Thames Festival – sagra annuale dedicata al fiume londinese – Taylor ha installato quattro nuove sculture lungo il tratto di canale che costeggia il quartiere Vauxhall. Sono due uomini e due adolescenti in groppa a dei cavalli, che al posto del muso si ritrovano però la testa di una pompa petrolifera, esteticamente molto simile al profilo equino (non per niente sono dette “pompe a testa di cavallo”). Ogni giorno, a causa dell’innalzamento e dell’abbassamento della marea, i quattro vengono a trovarsi ora all’asciutto, ora con l’acqua alla gola (qui gli orari di bassa marea giorno per giorno fino al 30 settembre).
Il significato dell’opera, chiarissimo, è proprio questo: se continuiamo a sfruttare in modo scriteriato le risorse fossili del pianeta, saranno molto presto guai seri e il tempo utile per cambiare rotta sta per scadere (o è già scaduto?). E qui il quartetto – nel quale i due uomini in giacca e cravatta rappresentano il rifiuto del cambiamento e i due ragazzini la speranza nel futuro – ce ne ricorda un altro ben più sinistro, quello dei famosi Cavalieri dell’Apocalisse citati nella Bibbia, simboli per eccellenza della fine del mondo.
Provocatoriamente, Taylor ha sistemato le sculture in un punto ben visibile dalle finestre di Westminster, sede del Parlamento inglese e dunque simbolo della politica tutta.
L’installazione è temporanea. Starà lì fino alla chiusura del Totally Thames Festival, a fine mese, ma si stanno già cercando delle nuove location dove trasferirla. Intanto proseguono i lavori di costruzione del Museo Atlantico a Lanzarote, Isole Canarie, dove 400 nuove sculture andranno a comporre un giardino botanico sottomarino.
Stefano Ferrari
Jason deCaires Taylor. The Rising Tide
Fino al 30 settembre
London, 87-90 Albert Embankment