La mostra di disegni di Luciano Fabro al CIAC di Foligno (Disegno in-Opera, fino al 4 maggio), si apre con due fogli intelati del 1961 e si chiude con una serie di carte datate 1 gennaio 2007 e intitolate In principio. Sui primi delle pennellate scure, come ideogrammi di un alfabeto personale, si raccolgono in quattro nuclei distinti (come se per tracciarli l’artista avesse usato entrambe le mani contemporaneamente) con un ritmo vivace e una musicalità evidente. Quasi mezzo secolo più tardi, Fabro incide dei fogli (con un taglio lungo e uno breve quasi quanto un punto) facendo in modo che da quelle ferite di cellulosa fuoriescano tracce di colore scuro come la pece e verde come il muschio. (…)
Luciano Fabro’s exhibition at the CIAC in Foligno (entitled Disegno in-Opera), opens with two canvas sheets from 1961 and ends with a series of drawings made on the first of January 2007, entitled In principio. His first pieces contain dark brush strokes, reminiscent of markings of a personalised alphabet, which are gathered in four distinct nuclei (almost as if the artist used both hands simultaneously to trace the patterns) and are full of rich vitality and musicality. Almost half a century later, Fabro carves various sheets of paper (with one long incision and one almost as small as a dot) ensuring that traces of black or moss-green colours escape from those cellulose wounds. (…)
Lorella Giudici
D’ARS year 54/nr 217/spring 2014 (abstract dell’articolo)
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