I Gemelli sono evidentemente due e con loro lo zodiaco inizia ad avvisarci che in questa vita dovremo relazionarci costantemente con qualcun altro che non sia la mamma, utilizzando un linguaggio verbale o gestuale che consenta la comunicazione.
Il primo dei segni d’Aria ci parla di tutti i dualismi che, grazie all’utilizzo di razionalità e mediazione (prerogative dell’”elemento gassoso”), sapremo riconoscere e gestire al meglio, senza che gli opposti tentino di annullarsi o distruggersi l’un l’altro. Maschile e femminile, ragione e sentimento, materia e spirito, visibile e invisibile sono alcune delle grandi coppie in crisi che, se non riescono a trovare un dialogo, vivranno monche e separate.
Il segno dei Gemelli, finchè non decide di intraprendere il suo viaggio oltre i giardinetti pubblici e i messaggi su twitter, pur avendo la strumentazione per ascoltare e collegare entrambi i poli delle suddette coppie, rischia di rimanere intrappolato nella parte che più gli somiglia (maschile, razionale, materica e visibile) perdendo clamorosamente l’occasione di realizzare se stesso per ciò per cui è nato. Rimanere a collegare numeri e contatti in superficie, in preda a un’ansia di curioso e sperimentale collezionismo, lo distrae (i Gemelli son facilissimi all’iniziare 150 cose contemporaneamente senza realmente soffermarsi su nulla) dalla sfida più importante: sfruttare la sua grandissima adattabilità e l’attitudine a dialogo e relazione per conoscere ed integrare il proprio gemello scomodo, quello che sente, soffre, aspetta, approfondisce e crede a ciò che non vede.
Inutile dire che il costante dibattito tra uno e l’altro genera la nota indecisione gemellare su ogni fronte, una certa schizofrenia e un tipicamente mercuriale arrovellamento mentale. Siamo in piena “dimensione cerebrale” e se con l’Ariete si esalta la funzione affermativa e col Toro quella affettiva, i Gemelli hanno a che fare con quella cognitiva. Tra una parte sinistra del cervello logico-causale e quella destra analogico-simbolica si deve venire a patti e i Gemelli, seppur dominati dallo scanzonato Mercurio, nascondono anche un viscerale Plutone che, se utilizzato nella maniera giusta, permette ai monelli dello zodiaco di raggiungere territori altamente trasformativi…
Come dicevamo i Gemelli sono due ed è dall’incontro fra i due opposti che, se i birbanti smettono di folleggiare e punzecchiarsi l’un l’altro senza mai toccarsi veramente (come spesso capita ai segni d’Aria restii a una “pericolosa” fisicità), avviene la fecondazione. Plutone penetra, mescola e trasforma creando le magnifiche doppie eliche di dna che uniscono due data-base in uno, superando nel più vitale dei modi ogni scissione. I pensieri gemellari saranno allora profondi, intensi e maturi, pronti per una feconda seppur ironica e arguta filo-diffusione.
Viola Lilith Russi