La Galerie Itinerrance, con base a Parigi nel 13° arrondissement, non è nuova a progetti sorprendenti in ambito Street art: ci ricordiamo sia l’esperienza di La Tour Paris 13 – quando nel 2013 un palazzo situato proprio nel 13° arrondissement, fu trasformato, prima dell’inevitabile demolizione, in un museo temporaneo di Street art – sia quella di Djerbahood, che nel 2014 riunì gli interventi di 150 street artist internazionali in un villaggio dell’isola tunisina di Djerba. Il documentario di La Tour Paris 13, dove a raccontare l’esperienza sono soprattutto gli artisti, sarà presentato in anteprima sabato 6 giugno alle 18 al Cinéma Étoile Lilas di Parigi nell’ambito dell’Urban Film Festival: qui il trailer.
Tornando al presente, nei giorni scorsi la stessa galleria si è confrontata con un nuovo e originale contesto urbano, collocato sempre nel 13° arrondissement della capitale francese: quello del futuro grande cantiere stradale che coinvolgerà l’interscambio di Quay d’Ivry, che nei prossimi mesi sarà demolito e sostituito da una nuova struttura. Si prevede infatti che questo luogo, attraversato da milioni di persone ogni giorno, ma scarsamente abitato perché dedicato essenzialmente alle infrastrutture, si trasformi in pochi anni in un vero e proprio quartiere parigino, quello di Bruneseau, collegato a Ivry-sur-Seine.
La Galerie Itinerrance ha quindi chiamato l’artista tedesco 1010 – incontrato per la per la prima volta in Italia (a Gaeta) proprio quest’anno per il festival Memorie Urbane – che in meno di una settimana ha realizzato sulla superficie stradale uno dei suoi inconfondibili lavori trompe-l’oeil in 3D: il risultato, ancora più d’impatto se lo si osserva dall’alto, è l’illusione di un cratere, che, strato dopo strato, colore dopo colore, scende in profondità.
La necessaria deviazione, realizzata provvisoriamente per non interrompere il traffico in attesa della nuova struttura, sembra invece rappresentare una via di fuga per le automobili, come se bypassassero intenzionalmente il cratere per il timore di cadere nel vuoto.
L’intervento della Galerie Itinerrance a Parigi non finisce qui: quattro street artist – eL Seed, Pantonio, Jace e Brusk – sono attualmente al lavoro sul Pont des Arts, il ponte pedonale che attraversa la Senna all’altezza del Musée du Louvre e recentemente oggetto di cronaca per problemi sia di decoro urbano sia di sicurezza, a causa delle migliaia di lucchetti attaccati alle grate, che nel tempo l’hanno appesantito troppo. Gli artisti sono stati infatti invitati a decorare i pannelli di legno destinati ad essere applicati alle grate del ponte in seguito alla rimozione dei lucchetti, che non potevano che essere, insieme alle chiavi, il tema ricorrente degli interventi artistici. L’inaugurazione del progetto e quindi la riapertura del ponte sono previste per venerdì 5 giugno.
Nei pannelli interni, i lucchetti surrealisti di Brusk, che fondono sotto il sole, specchiarsi con le scene fumettistiche di Jace, interpretate dai suoi tipici personaggi, i gouzous, che restituiscono una visione umoristica del turismo a Parigi.
All’esterno delle grate, invece sono spettacolari le file di pannelli di Pantonio e di eL Seed: gli intrecci ondosi del primo fanno eco alle calligrafie arabe del secondo, richiamando entrambi lo scorrere delle acque della Senna sotto i loro piedi.
Tornando infine al 13° arrondissement, si arricchisce via via di nuove tappe il percorso di museo a cielo aperto di Street art promosso dalla Galerie Itinerrance per dare una spinta culturale alla zona: dopo Alapinta, Stew, Obey, C215, eL Seed, Sainer, Dabro, M-City, Rero, Jana&JS, Pantonio, Ethos, Inti, Vhils, ha terminato da pochi giorni il proprio intervento anche David de la Mano, in rue Jenner.
Valentina Tovaglia