La rivista nel 2022 è stata trasformata in archivio di contenuti.

Festival, Il cinema italiano visto da Milano

Il cinema italiano visto da Milano è il festival organizzato dalla Fondazione Cineteca Italiana – con il sostegno dei Comuni di Milano e di Paderno Dugnano, di Città Metropolitana, di Regione Lombardia e del MiBAC – che si terrà a Milano dal 19 al 26 aprile 2015. Le proiezioni si terranno in tre diverse sedi: il MIC Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121, Milano), lo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2, Milano) e l’Area Metropolis 2.0 (via Oslavia 8, Paderno Dugnano, MI).

Mi chiamo Maya
Mi chiamo Maya

Il titolo punta chiaramente il dito su quello che è il focus della manifestazione e dunque spazio a film, documentari, attori e registi tutti tricolore, giovani e non, più o meno noti al grande pubblico. L’intento è quello di riuscire a portare l’attenzione su film che  – a torto – hanno avuto poca o nessuna circuitazione nelle sale cinematografiche.

La competizione si gioca nella sezione Rivelazioni, che propone cinque opere di genere, estrazione e stile molto diversi l’uno dall’altro, per offrire un’ampia panoramica sulle produzioni più recenti. A contendersi il premio della giuria sono le seguenti opere prime:

– Mi chiamo Maya di Tommaso Agnese
La morte della madre segna irreparabilmente il percorso di crescita e formazione di due sorelle, in particolare quello della primogenita, impreparata ad accogliere i cambiamenti necessari.

– Index Zero di Lorenzo Sportiello
Futuro futuribile. Sportiello crea un mondo in cui una donna incinta ha poche speranze di sopravvivenza perchè il suo indice di sostenibilità, calcolato su benessere e produttività personale, è troppo basso.

– Short skin di Duccio Chiarini
Chiarini adotta i toni della commedia per raccontare il dramma di Edoardo, che per una malformazione al prepuzio vive maldestramente e con difficoltà il rapporto con la sessualità.

– Bolgia totale di Matteo Scifoni
Un noir che scava nell’umanità di chi tanto umano non sembra.

– Border di Alessio Cremonini
La Siria e il dramma reale di chi ci vive. Ecco un’intervista al regista:

A decretare il vincitore sarà la giuria, formata dal pubblico che in quest’ultimo mese è stato chiamato a raccolta attraverso newsletter e social network. Partecipazione e condivisione sono parole chiave della manifestazione e non a caso tutte le proiezioni saranno introdotte da un ospite.

 

Index zero
Index zero

Qui il programma completo del festival.

Un’ultima nota in chiusura: ad accompagnare i lungometraggi in concorso ci saranno i cortometraggi realizzati a partire dai vincitori del concorso Cortology. Icone che fanno cinema dello scorso autunno. Uno dei primi che sarà proiettato è Non senza di me, scritto da e diretto da Brando De Sica. Qui il video:

Elena Cappelletti

share

Related posts