Federica Cogo prosegue la sua ricerca affrontando la serie Hand in modo nuovo. Utilizza sempre la carta, ma questa volta non tagliandola come in Pollution e in Just Animals, ma dipingendo. Prende in esame illustrazioni di agraria e ne rappresenta dei particolari; parti per il tutto che, evocando l’intera rappresentazione, diventano più intensi, più crudeli, più essenziali.
La nota che contraddistingue questa scelta stilistica sono i colori, che sono principalmente due: il rosa e il grigio. Il rosa artificiale, plastico che quasi stride e fa pensare alla carne e al colore che da bambini usavamo per colorare gli esseri umani, qui viene utilizzato per la carne dei polli e qualche volta nelle mani umane – mani grandi che rappresentano una parte importante di ogni dipinto. Il grigio è un grigio neutro, silenzioso, sterile, quasi un non colore.
La serie torna ad indagare il rapporto tra uomo e animale e a mettere in luce la contrapposizione tra grande e piccolo, tra forza e sottomissione. Il tutto immerso nelle atmosfere caratteristiche delle opere di Cogo: la dolcezza dei fiori e la leggerezza cromatica che contrastano con le immagini rappresentate. Il risultato è un oscillare del pensiero tra calma e inquietudine, verità e ironia.
Hand
2015, pittura su carta, 32 x 32 cm