La rivista nel 2022 è stata trasformata in archivio di contenuti.

Déjà-vu parte III

Esaurite tutte le possibilità, nel momento in cui il cerchio si chiudeva su se stesso, Antonino capì che fotografare fotografie era la sola via che gli restava, anzi la vera via che lui aveva oscuramente cercato fino allora.

da L’avventura di un fotografo, Gli amori difficili, Italo Calvino, 1958

Il visibile è tutto mappato, il mondo è interamente coperto di immagini. Oggi prevalgono l’immaginario, il doppio, il virtuale. Non esiste nulla che non sia stato fotografato: esistono più immagini di elefanti che elefanti, come diceva provocatoriamente Ando Gilardi. Secondo alcuni artisti non resta che fotografare le fotografie, utilizzare ciò che già esiste per creare nuove possibilità di senso (…)

Robert Heinecken, PP/Double-Bath, 1991, cibachrome print, 27.31x40.64 cm. Image courtesy of Cherry and Martin, Los Angeles. Photography by Robert Wedemeyer
Robert Heinecken, PP/Double-Bath, 1991, cibachrome print, 27.31×40.64 cm. Image courtesy of Cherry and Martin, Los Angeles. Photography by Robert Wedemeyer

Having exhausted every possibility, at the moment when he was coming full circle, Antonio realised that photographing photographs was the only course that he had left- or, rather, the true course he had obscurely been seeking all this time.  

from The adventure of a photographer, Difficult Loves by Italo Calvino, 1958

All that is visible has been mapped; the world is completely covered by images.  Today the imaginary, the virtual and duality prevail. There is nothing that has not been photographed: there are more images of elephants than there are real elephants, as Ando Gilardi provocatively insinuated.  For certain artists the only alternative left is photographing photographs, utilising what already exists to create new possible meanings. (…)

Eleonora Roaro
D’ARS year 54/nr 217/spring 2014 (abstract dell’articolo)

Acquista l’intero numero in formato epub/mobi oppure abbonati a D’ARS

share

Related posts