D’ARS 208 dedica l’articolo di apertura alle Cloud Cities di Tomas Saraceno, strutture biosferiche installate presso l’Hamburger Banhof di Berlino; dalla Germania ci spostiamo in Svizzera, dove alla Fondazione Beleyer di Basilea è in corso la mostra dedicata allo straordinario immaginario creativo di Louise Bourgeois. Da Trento raccontiamo il viaggio metafisico di Nedko Solakov alla Fondazione Galleria Civica, All in (my) order, with Exceptions. A Torino, restando tra i confini del Parco Sculture d’Arte Vivente, si spazia dall’Artico all’Antartide visitando la mostra Breathless focalizzata sull’inquinamento che soffoca terra, aria e acqua. Voliamo a New York per parlarvi della mostra Talk to Me: Design and the Communication between People and Objects presso il MoMA, dedicata alle possibilità della comunicazione, con attenzione all’equilibrio tra tecnologia e oggetti. Torniamo in Italia con Digitalife², edizione 2011 della rassegna di lavori multimediali riproposta dal Festival RomaEuropa. La sezione Nuovi Orizzonti è introdotta da Pier Luigi Capucci con un articolo dedicato al centenario dalla nascita di Marshall McLuhan, il pensatore canadese che ha profondamente influenzato società, cultura, comunicazione e arte. Argomento approfondito nelle pagine successive, attraverso gli articoli L’uomo elettronico-Nascita, sviluppo ed evoluzione di un’identità connettiva globale e McLuhan and the historical interplay between figure and ground in the global sphere. Dopo aver parlato di Cover Art attraverso le copertine dei dischi sulle quali sono riprodotti capolavori d’arte contemporanea, concludiamo l’articolo dedicato all’universo teatrale di Motus. Arriviamo così al cinema con gli articoli che ci parlano prima del road movie Here, costruito tra le strade e le terre dell’Armenia e presentato al Milano Film Festival, poi di Terraferma, candidato italiano all’Academy Award for Best Foreign Language Film. D’ARS affronta l’universo della fotografia attraverso la moda, nell’articolo Fotografia di moda, Variazioni sul tema, per poi ospitare la recensione del libro di Paolo Rosa, L’arte fuori di sé. Un manifesto per l’età post-tecnologica e quella del romanzo di Jonathan Franzen, Libertà. L’analisi del ruolo dei social network nell’organizzazione delle proteste è affrontata nell’articolo Dall’attivismo al clicktivism, mentre dal ciclo di conferenze (Po)etiche del museo d’arte contemporanea svoltosi al PAN di Napoli deriva una prima analisi del tema del “museo demuseificato”.
cloud cities | clara carpanini
la paura e l’espiazione. louise bourgeois alla fondazione beyeler | lorella giudici
nedko solakov si racconta a trento | morena ghilard
dall’artico all’antartide | vera agosti
talk to me, dear object, dimmi se ti voglio| elena gianni
l’uomo della consapevolezza integrale | pier luigi capucci
l’uomo elettronico | salvatore iaconesi/oriana persico
mcluhan and the historical interplay between figure and ground in the global sphere | cristina miranda de almeida
cover art | stefano ferrari
motus glance parte seconda | laura gemini
here: un road movie | elena cappelletti
terraferma | giordano bernacchini
fotografia di moda: variazioni sul tema | saul marcadent
l’arte fuori di sé | cristina trivellin
dall’attivismo al clicktivism | loretta borrelli
il museo demuseificato parte I | domenico esposito
la libertà in movimento | bruno mariani