Cose è il tema del Festival della Filosofia di Modeana del 2012.
Cose #6 è l’ultima video-performance dei Masbedo, duo composto dagli artisti Nicolò MASazza (Milano, 1973) e Iacopo BEDOgni (Sarzana, 1970). Uno schermo, una videocamera, un tavolo, e sul tavolo delle cose. Le immagini sono create al momento con oggetti – feticci della quotidianità – e ritagli di vecchie riviste. L’estetica è esasperata, e proprio per questo attraente.
La performance, lirica nell’artificio, è totalmente improvvisata, e quindi unica: viene filmata e mostrata su uno schermo mentre questa ha luogo. La musica è suonata live da Lagash (dal 2008 bassista dei Marlene Kuntz) e da Gianni Maroccolo (bassista e produttore discografico), i suoni distorti al momento. Il pubblico vede due cose accadere contemporaneamente: la verità e il suo filtro. Da una parte, quindi, la realtà dell’azione, dall’altra la seduzione della finzione.
Le parole sono ripetute ossessivamente. L’enumerazione delle merci non ha fine. Un iPad mostra immagini luccicanti di letti e anelli. È il sex appeal dell’inorganico.
Oltre all’accumulo, la distruzione, ugualmente estetizzata. I bicchieri vengono sporcati, i piatti rotti. Un attrezzo cancella il volto di una donna in una pubblicità degli anni ’50. L’identità è negata.
Cose #6 ha avuto luogo sabato 15 settembre alle ore 23 presso la Manifattura Tabacchi di Modena. È la sesta video-performance di un progetto iniziato verso la fine del 2011 che li ha portati in diverse istituzioni e musei, dall’ambasciata italiana a Berlino con I have not a dream #4, riflessione sulla caduta dell’utopia, al museo Pecci di Prato con Orgia #5.
Eleonora Roaro