A Reggio Emilia, Collezione Maramotti – che dal 2007 si dedica all’arte contemporanea – presenta al pubblico, dal 17 maggio al 27 settembre, un corpus di cinquanta fotografie del finlandese Esko Männikkö, in parte già esposte nel 2014 nella retrospettiva Time Flies, a cura di Maija Koskinen presso Kunsthalle Helsinki, con cui la Collezione ha collaborato anche per questo progetto espositivo.
Centrali nella poetica di Männikkö sono il tempo come presenza/assenza, cristallizzato nelle sue immagini, il suo mirato uso della luce e l’estrema attenzione alla dimensione compositiva, che caricano i lavori di una sorta di sospensione metafisica. Le cornici, recuperate nei mercatini o realizzate su misura con legno di riuso, costituiscono parte visiva essenziale dell’opera e legano il suo lavoro alla tradizione pittorica.
Protagonisti delle fotografie sono oggetti, luoghi, persone e stili di vita autentici, a lui familiari, che l’autore affronta con un approccio carico di rispetto e sensibilità, mai teso alla documentazione, ma alla ricerca di un’empatia, di un contatto autentico che esalti la bellezza degli aspetti ordinari del quotidiano. Anche i soggetti più umili e fragili non sono mai vittime, ma vengono ripresi nella loro dignità.
In questa mostra a Reggio Emilia sono presentate fotografie scattate dal 1991 al 2013, estratte da numerose serie. Come Female Pike (1995–), centrata sulle figure di uomini soli delle aree più remote intorno a Helsinki; Organized Freedom (fine anni Novanta–), che raccoglie scatti di luoghi abbandonati e di tracce di umane presenze tra Finlandia, Texas e Reggio Emilia; Flora & Fauna (2002–), in cui le nature morte sono rivelatrici delle relazioni inestricabili fra uomo e natura, e fra natura e cultura; Harmony Sisters (2004–), dedicata a dettagli di animali impagliati e addomesticati; Blues Brothers (2009–), un omaggio alle sculture funerarie dei cimiteri, principalmente italiani, erose dal tempo.
Le opere di Esko Männikkö sono state selezionate per enfatizzare le affinità della sua ricerca con la Collezione Maramotti, composta da una selezione di oltre duecento opere che rappresentano solo parte di un patrimonio costituitosi in quarant’anni di collezionismo.
Esko Männikkö, Time Flies. A highlight
Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
Dal 17 maggio al 27 settembre 2015
Apertura: giovedì e venerdì 14.30 – 18.30, sabato e domenica 10.30 – 18.30. Chiuso: dall’1 al 25 agosto. Ingresso libero.
La mostra – insieme a esposizioni presentate da The J. Paul Getty Museum di Los Angeles e High Museum of Art di Atlanta – è una delle tre finaliste della sezione Fotografia del Global Fine Art Awards, premio internazionale dedicato alle migliori mostre d’arte e di design del mondo, e in particolare alla loro curatela e allestimento. I giurati del GFAA nomineranno i vincitori per ognuna delle otto categorie del premio, mentre al pubblico spetta la nomina del nono vincitore “Youniversal”, votando direttamente sul sito di GFAA e tramite i social media (Facebook, Twitter) a partire dal 15 ottobre 2015.
L’annuncio dei vincitori avverrà a Miami il 30 novembre 2015.