Tutti sappiamo che nel lontano 28 dicembre 1895, grazie ai fratelli Lumière, nasce il cinema. In quel giorno di fine dicembre accade un fatto molto importante: per la prima volta un pubblico pagante assiste alla proiezione di alcuni film della durata di pochi minuti ciascuno. Il fatto che più persone contemporaneamente abbiano assistito alla visione di un film è l’avvenimento fondamentale che dà il via alla nascita dell’industria cinematografica nel mondo.
Nel corso di questi ultimi centoventi anni di storia, il cinema si è evoluto soprattutto grazie alle intuizioni e scoperte di numerosi registi che hanno cercato di comunicare una storia attraverso l’utilizzo di immagini in movimento. La storia del cinema è complessa e affascinante; oltre alle persone che hanno sperimentato nuovi metodi di ripresa, un apporto fondamentale è arrivato dalla tecnologia. Il cinema ha sempre utilizzato nuovi apparati tecnologici a partire dalle sue macchine da ripresa fino ad arrivare al sonoro, al colore e agli ultimi effetti speciali digitali.
Soprattutto dagli anni ’50, quando nasce e si diffonde la televisione, il cinema subisce un duro colpo. Per riportare gli spettatori all’interno delle sale questo media si deve evolvere: Cinemascope, dolby surround e computer graphics sono stati i principali strumenti messi in campo dalle case di produzione per risanare le perdite dei botteghini. L’ultima innovazione – introdotta qualche anno fa – è stata la visione stereoscopica 3D con occhialini (in verità era stata già sperimentata negli anni ’50 e poi ’70 in alcuni film per tentare di fermare una precedente crisi).
Tutti questi strumenti, per brevi periodi, hanno effettivamente funzionato. Andare a vedere un film a colori su schermo panoramico era sicuramente un altro tipo di esperienza rispetto alla visione in bianco e nero all’interno di una “scatola” larga quaranta centimetri. Il film in 3D ha per un paio di anni riportato lo spettatore in sala, ma la televisione non è stata a guardare.
In questa lotta tra media la vincente è sicuramente la “piccola scatola magica” che si è evoluta e continua la sua corsa a livello tecnologico. Colore, home theatre, schermi lcd e al plasma, qualità full HD e ora 4K (quattro volte più potente del full HD), film in 3D e soprattutto connessione ad internet stanno definitivamente inchiodando lo spettatore all’interno della sua casa. Inoltre, questa guerra non riguarda più solamente il cinema contro la televisione. Dal 2005 (dalla nascita cioè del web 2.0), anche internet, smartphone e tablet sono entrati in tale conflitto con la finalità di rubarsi spettatori e visitatori.
Sia chiaro, in pericolo non è la produzione di film ma la modalità di visione. Dal 1895 la fruizione di film nelle differenti tipologie di sale che si sono susseguite nella storia (se vuoi approfondire la storia delle sale cinematografiche clicca qui) è stata praticamente identica. Lo spettatore paga un biglietto per vedere un film con altre persone. Quello che è cambiato è come si sta in una sala cinematografica. Giuseppe Tornatore in “Nuovo Cinema Paradiso” (1988) ne dà una ricostruzione incredibile: nelle vecchie sale parrocchiali e nei piccoli cinema di città non si andava a vedere un film ma si andava al cinema! Non importava il film ma l’uscita, il rito sociale fatto anche di commenti ad alta voce e risate. Gli spettatori insieme animavano questo posto magico dove ci si divertiva, ci si svagava, ci si innamorava.
(Una scenda del film Nuovo Cinema Paradiso, Giuseppe Tornatore (1988). In questo film Tornatore fa una memorabile ricostruzione della vita all’interno delle sale cinematografiche dell’epoca).
A distanza di sessant’anni, questa modalità di visione è completamente cambiata. Nuovi svaghi come discoteche, motorizzazione, crescita della cultura di massa, scolarizzazione ed educazione, boom economico del dopoguerra, viaggi e televisione hanno letteralmente trasformato la sala cinematografica in un luogo in cui si entra con gli amici, ci si siede e si sta zitti per la durata dello spettacolo. Se si indossano gli occhialini per la visione tridimensionale l’isolamento pare ancora maggiore.
Il vecchio rito sociale di andare al cinema si è lentamente trasformato in una visione solitaria, non solo all’interno delle sale, ma anche fuori dove scaricare o guardare in streaming un film o una serie tv sul proprio tablet o smartphone è un’abitudine sempre più diffusa.
Da questo assunto nasce la ricerca sul Cinema 2.0 e sulle nuove modalità di visione. Nei prossimi articoli vedremo come le sperimentazioni del cinema e della tecnologia porteranno a nuove forme di linguaggio e a nuovi modi di fruizione.
Marco Pucci