Vinz Feel Free (Spagna), Quartiere San Vitale, Autostazione, viale Masini | 3-10 maggio
L’artista è intervenuto esclusivamente all’interno degli spazi affissivi lasciando intatta la circostante superficie del muro di cinta dell’Autostazione di 250 mq, dipinta a gennaio dallo street artist italiano 2501 in occasione di Art City Bologna.
Lo sviluppo orizzontale del muro, che costeggia i viali di circonvallazione per ben 150 m, ha ispirato la narrazione di una vera e propria storia in sequenza, in cui l’elemento temporale assume una forte centralità. Ciò è evidente già a partire dal modulo testuale che sovrasta tutti i 43 poster installati: la parola “Time”, realizzata a stencil con lo stesso font e lo stesso colore rosso del celebre omonimo settimanale.
Il primo step del progetto ha previsto la realizzazione in studio di ritratti fotografici scattati da Vinz stesso. A partire da questa base, le teste di ciascuno dei 56 soggetti ritratti sono state sostituite da teste dipinte a mano di altrettante specie di uccelli. La creazione di questi personaggi ibridi, caratteristici della sua produzione, ha una doppia funzione: da un lato, nel preciso codice semiotico creato dall’autore, i volatili rimandano direttamente e in modo univoco al concetto di libertà, dall’altro l’assenza del volto è pensata per favorire lo sviluppo di un’empatia con lo spettatore. I corpi nudi ritratti da Vinz appartengono a uomini e donne di tutte le età e taglie: persone “ordinarie”, anche imperfette.
Quasi a mimare una vera e propria macchina del tempo, la sequenza inizia con un’ecografia per terminare con un piccolo cumulo di terra: il veloce sfilare delle diverse fasi della vita umana è potenziato dal progressivo svanire della parola “Time” sovrastata, a metà della sequenza di poster, dal monito “Don’t waste your time”.
“Nato nel 1979, Vinz Feel Free inizia la sua attività in strada nel 2011: qui costruisce un potente immaginario dominato da personaggi ibridi, componendo una sorta di narrazione “neo-mitologica” fortemente intrisa di dotti rimandi simbolici. I protagonisti delle sue opere sono infatti corpi nudi, mutanti composti da un tronco umano sormontato da una testa di animale. Ad esempio, le rane rimandano alle figure rivestite di autorità nella società contemporanea, i rettili personificano il concetto di oppressione, gli uccelli vengono associati al concetto di libertà, mentre i pesci rimandano al consumismo. La base di partenza è uno scatto fotografico realizzato dall’artista stesso, poi stampato in bianco e nero, a grandezza naturale, su carta, ricombinato in composizioni e affisso al muro con la colla. Le teste di animali, riccamente dettagliate, vengono invece dipinte a mano con gli acrilici… continua).