Petit rat del l’Opéra è il titolo dell’intervento eseguito a Bologna dal duo di artisti francesi Leo & Pipo per Cheap Street Poster Art Festival.
Leo & Pipo sono intervenuti in Piazza Azzarita, lavorando sui due edifici antistanti al Paladozza che fanno da accesso ad un parcheggio sotterraneo. Le due costruzioni affiancano l’immobile su cui, durante la scorsa edizione, è intervenuto lo street artist Levalet, loro connazionale.
Originari entrambi della Val-de-Marne, Leo & Pipo si conoscono fin dall’infanzia. Il loro longevo connubio creativo si è in passato esplicato in diversi ambiti prima di approdare alla Street art, mantenendo tuttavia inalterato un forte interesse per la pratica del collage. Ai primi collage “tradizionali”, realizzati riassemblando elementi ritagliati da vecchie riviste, è infatti seguita un’incursione nell’ambito della composizione musicale campionando sonorità degli anni Venti, Quaranta e Cinquanta; parallelamente, i due hanno lavorato con il video, utilizzando il procedimento del found footage.
Trasferitisi a Parigi, Leo & Pipo iniziano a sentire l’esigenza di intervenire nello spazio urbano come reazione alla sensazione di anonimato, isolamento e asetticità da cui vedono dominate le relazioni umane nella capitale francese. Il desiderio di reintegrare poesia e calore umano nelle strade parigine passa ancora una volta attraverso l’evocazione di un periodo storico in cui, secondo le parole dei due autori, “Parigi era ancora un grande paese”.
Il materiale di partenza per innescare questo vero e proprio viaggio nel tempo è costituito da foto di famiglia principalmente degli anni Venti che ritraggono persone comuni, recuperate dai mercatini delle pulci ma non solo: i due autori utilizzano infatti anche archivi personali di amici e parenti. Scontornati, ingranditi e stampati su carta, questi personaggi anonimi vengono installati con la tecnica del paste up sui muri, integrandosi con grande naturalezza nel paesaggio urbano. Allo stesso tempo, i ritratti in scala naturale spiazzano il passante, funzionando come una “madeleine” che attinge ad una memoria storica condivisa capace di travalicare il carico di memorie personali intrinseche in ogni ritratto.
Intitolato Petit rat de l’Opéra, il progetto realizzato per Cheap Festival si snoda su due edifici, reiterando la sagoma di una ballerina classica ancora bambina: si tratta del ritratto della madre di un amico, che si ripete in una grande varietà di pose lungo tutto il perimetro delle due costruzioni.