Tre giorni per Antonio Caronia, un tributo all’amante della fantascienza, scrittore di cyberpunk, professore eccentrico e coraggioso, che ci ha insegnato a sognare il mondo possibile e mettere in gioco il corpo perché questo non restasse solo un sogno.
“Become your media!” è l’invito che dai movimenti di Seattle viene rivolto al mondo della rete e che nei decenni successivi si è trasformato nel monito di tanti attivisti che dalle strade hanno trasportato impegno e rivendicazioni nel web. Mentre il mondo della cultura ufficiale si lascia sfuggire l’occasione di capire la Storia che stiamo vivendo a partire dalla rivoluzione digitale, incapace di riattualizzare la lezione pasoliniana sui media e sprofondata in un’imbarazzante incomprensione spesso mascherata da snobismo nei confronti di ciò che è tecnologico, ci pensano le così – erroneamente – dette “sottoculture” a fornirci gli strumenti giusti per riappropriarci di una vita fuori e dentro la rete Internet un po’ più dignitosa, consapevole e libera. “Programma se non vuoi essere programmato”, è l’estremo consiglio di chi tra i circuiti ci vive e ne comprende dunque potenzialità e rischi, e di chi come da proverbio cinese capisce che non con la carità, ma con la conoscenza si liberano le persone e le si mette in condizione di progettare il futuro. In questi dibattiti in cui a livello globale la filosofia, l’etica e la politica si sono “compromesse” con la tecnologia – informatica, meccanica, biologica… – è stato essenziale e illuminante il contributo teorico di un intellettuale come Antonio Caronia, al quale è dedicato Cyber*Resistence, iniziativa che si svolgerà dal 4 al 6 aprile al Centro Sociale Cantiere di Milano. Tre giorni di workshop, dibattiti, presentazioni, laboratori, musica, installazioni e performance in cui si riversano alcuni dei protagonisti della scena italiana dell’artivismo, molti già iscritti alla mailing list AHA, progetto media-artivistico lanciato nel 2002 da Tatiana Bazzichelli, autrice del recente libro Networked Disruption Per una critica del conflitto nell’arte, hacking e nel business del social networking e tra gli invitati al dibattito Anonymous e la rete, inseme a Carola Frediani, autrice di Dentro Anonymous. Viaggio nelle legioni dei cyberattivisti, e AnonItaly. Cyber*Resistence vedrà la partecipazione di artisti come Les Liens Invisibles e Giacomo Verde, attori del mondo della cultura digitale come Simona Lodi, direttrice di Share Festival, attivisti digitali come Lasek & Luke di Ninux project o Julito da Calafou del progetto Lorea.
Tre giorni di condivisione di saperi e socialità intorno per capire di più gli strumenti che utilizziamo quotidianamente e iniziare ad “aprirli”, programmarli, ripensarli su strade meno precostituite, scoprire nuovi programmi, sperimentare sistemi operativi alternativi, imparare a fare siti, imparare le norme necessarie per navigare in modalità “sicura”, trasformare oggetti tecnologici in strumenti musicali…
“Tre giorni per reinventare la realtà, aumentare la realtà, giocare con gli oggetti e i simboli e linkarli a nuovi significati: dare il via ad una guerriglia comunicativa contaminata tra fisico e virtuale, per rendere più fluida e accessibile la comunicazione e più efficace il contagio. Creare momenti di disturbo, hackerare la città e reinventarne lo spazio; riscrivere i codici comunicativi a partire dal desiderio di libertà e di espressione, contro il mito della razionalità, del progresso, del profitto. Tutto potrebbe essere diverso” (da comunicato dell’iniziativa).
Martina Coletti
4 – 6 aprile 2013
CS CANTIERE
Via Monte Rosa 84
Milano