Attraversando cambi di direzione, luoghi e stagioni, Share Festival di Torino giunge alla sua ottava edizione. Prima si svolgeva in contemporanea alla fiera Artissima, quindi a novembre, e principalmente presso l’Accademia Albertina. Per il 2015 avrà luogo dal 19 al 29 marzo e come sede principale troviamo il Temporary Museum.
Il festival, da sempre attento al rapporto che intercorre tra società e nuove tecnologie, dal 2006 è tra le pochissime realtà italiane che intervengono con competenza alla promozione dell’arte legata alle nuove tecnologie.
Titolo di questa edizione è Autonomous: l’idea è quella di indagare le implicazioni sociali dell’automazione tecnologica sempre più pervasiva in ogni aspetto della vita quotidiana: dalla comunicazione alla domotica, dal trasporto all’assistenza sanitaria…. e solleva nello specifico dubbi in merito al potere affidato agli algoritmi, esecutori di azioni automatiche dalle quali l’essere umano è escluso.
Come ogni anno per rispondere alle domande lanciate dal tema, entra in gioco lo Share Prize che ha selezionato per questa sua ottava edizione sei progetti artistici il cui vincitore è stato proclamato in occasione dell’inaugurazione del festival giovedì 19 marzo al Temporary Museum: Ethical Things, di Matthieu Cherubini e Simone Rebaudengo in quanto “è un progetto che affronta una tematica fondamentale nell’imminente futuro: in che modo le macchine prendono le proprie decisioni?”. La menzione d’onore è stata conferita a LIA per Filament Sculpture poiché “è emozionante osservare questa creativa art coder viennese trasporre la propria opera espressiva dal piano visivo a quello tangibile”.
Ecco le sei opere selezionate:
Ethical Things, di M. Cherubini (CH) e S. Rebaudengo (IT): una specie di ventilatore dotato di un’etica e valori spirituali propri, e che decide autonomamente se funzionare oppure no.
Filament Sculptures, di LIA (AT): una stampante 3D che si “concentra” sulle potenzialità scultoree dell’estrusione plastica gestita dal computer e crea stampe in 3D autonomamente.
User Generated Server Destruction, di S. Tiefengraber (AT), un server che si auto-infligge una martellata ogni volta che qualcuno genera traffico.
Reflective Conversion di A. Andreoletti (AR), A. Rzezonka (DE): una colonia di specchi meccanici che comunicano tra loro attraverso riflessi di luce.
Paidia Laboratory: Feedback, del Paidia Insitute (DE): una serie autonoma di console per videogame piratati che non richiedono giocatori umani in quanto giocano da soli.
Social Netwalks, di Ralph Kistler (DE): un video in cui la folla visualizzata viene “catalogata” e ricomposta in gruppi “affini” sotto l’occhio della telecamera che riprende dall’alto, analogamente a quanto accade nelle “piazze” online dove gli algoritmi spiano e catalogano continuamente gli utenti.
Oltre alla mostra del premio, in programma eventi – performance, workshop, presentazioni… – che si svolgeranno a Casa Jasmina presso FabLab, al Bunker e al circolo culturale Amantes.
Martina Coletti
Share Festival
19 – 29 marzo 2015
www.toshare.it
SEDI:
Temporary Museum – C.so Verona 15/C
FabLab – Via Egeo 16
Amantes – Principe Amedeo 38/a
Bunker – Via Paganin 0/200