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Presentato allo Spazio Oberdan domenica 12 aprile, Arte contemporanea – Giants in Milan fa parte di un più ampio work in progress incentrato sui personaggi che hanno fatto, fanno e potrebbero fare la storia culturale del capoluogo lombardo. Ideatore della collana è il critico e scrittore Pino Farinotti che la scorsa stagione, assieme al regista Andrea Bellati, ha presentato “Four giants in Milan” su Leonardo, Napoleone, Stendhal e Hemingway, cui è seguito il volume dedicato ad Alessandro Manzoni, Enrico Mattei, Indro Montanelli e Giò Ponti. I “giganti” che hanno scelto Milano come loro città.
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Il capitolo presentato domenica scorsa stringe l’obiettivo sui giganti dell’arte contemporanea, un fatto tanto attuale quanto difficile da contenere nel tempo limitato del documentario e a causa del suo stesso farsi. La mappatura di questo spazio segue le traiettorie della critica e curatrice Rossella Farinotti che ha scritto il soggetto del documentario con un obiettivo chiaro in testa: svelare la vitalità dell’arte di questa città a chi non è dentro il sistema dell’arte. Spazi istituzionali come Palazzo Reale, PAC, Museo del Novecento si alternano agli studi d’artista, si incontrano curatori noti come Massimo De Carlo e giovani come le curatrici di TILE Project Space.
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Semplificare un sistema complesso è una conquista perché fissando dei punti si può aprire un dibattito, fare critica, ragionare. Certo è impossibile esaurire un argomento come questo, scegliere che cosa scartare e come arrivare all’obiettivo tanto che negli hard disc del regista Giacomo Favilla fluttuano ancora ore e ore di girato, pronto per essere usato.
La presentazione allo Spazio Oberdan sarà seguita da un’altra al PAC (ancora da calendarizzare) mentre a fine maggio ci sarà invece l’uscita del DVD.
Elena Cappelletti