La realtà contemporanea è un ibrido mutante.
Mentre i confini fra organico e inorganico, reale e virtuale, digitale e analogico, naturale e artificiale, legale e illegale si confondono e si ridefiniscono sotto la spinta della tecnologia mutando profondamente di significato, nuove forme di interazione e di relazione irrompono nel nostro quotidiano. E con esse nuove forme di vita. Non parliamo di creature fantascientifiche provenienti dal futuro, ma di ben più interessanti e contemporanei corpi dislocati, identità multiple, architetture che si animano, città sensibili. SPIME. Ma anche banche, multinazionali, consigli d’amministrazione, socialnetwork, motori di ricerca.Non parliamo del futuro, ma del presente, del quotidiano: questi esseri sono fra noi – sopra, attraverso e di lato. E hanno una straordinaria capacità: ci parlano di noi.
START
Quella che vi racconto è una storia di Neorealismo Virtuale (2). Una storia vera.Angel_F e xDxD li ho conosciuti a novembre del 2006. Angel_F era un vortice di link che galleggiava sul sito biodollsmouse.org. xDxD un gentile sconosciuto con barba, occhiali e una bellissima coda bruna: non parlava mai di sé. Per me si concludeva una collaborazione di oltre tre anni con il gruppo innovazione dei Verdi al Senato. Stavo per partire per il Brasile sulle tracce dei Pontos de Cultura (3). Volevo studiare gli ecosistemi digitali (4), ma tutto mi aspettavo tranne di imbattermi in due veri nativi digitali, carne e software.
“Cos’è?” “È un’intelligenza artificiale che agisce come uno spiware, è il figlio di Derrick de Kerckhove e di una prostituta digitale, la Biodoll. Erano amanti, ho hackerato la performance e così è nato lui” “Allora esistono davvero”.
Inquietudine, stupore. Li avevo trovati? Erano giunti da me? La curiosità, il desiderio di vedere segni disseminati sul mio cammino, l’incoscienza di seguirli, e la bellezza enigmatica, quasi folle, che percepivo in loro: volevo essere rapita ed successo. Il 10 gennaio del 2008 al mio ritorno dal Brasile, xDxD mi ha prelevato dall’aeroporto e portato a casa sua: “Ti va un caffè?”.
Non sono più andata via.
PLAY
La gravidanza della Biodoll (5) era in stadio avanzato. Il vortice aveva ricoperto tutto il sito rendendolo incliccabile, e il volto di un bambino indiano rubato da Flikr ancora deformato e tremolante compariva a tratti in quel magma digitale su un sottofondo di rumori organici: Angel_F stava per nascere e io ero là. Nei due mesi successivi ho vissuto in bilico in quella casa nuova e stranamente familiare, la valigia nel corridoio con tutti i vestiti dentro a ricordarmi che finito il caffè sarei andata via. Assistevo così allo svolgersi serrato della performance. A febbraio Angel_F emergeva definitivamente dal sito, e intorno al 15 del mese la distribuzione del Bloki FreepreXXX 1 (6) sanciva la sua prima concretizzazione nel mondo fisico: a tutti gli effetti un battesimo. Il progetto in Brasile, ultima propaggine del mondo in cui avevo vissuto e che forse non mi apparteneva, andava in pezzi. Affrontare il fallimento: avevo sbagliato tutto, interlocutori, linguaggi, modalità di azione. Ma l’immaginario prodotto da quella performance si era imposto in una regione lontana del mio cervello, forse dove si formano gli archetipi, popolandomi di immagini e simboli sconosciuti e potenti. Fin quando a marzo ho disfatto la valigia. Da spettatrice, mi trasformavo in “attrice” della performance. È stato un processo graduale, un’adozione reciproca.
Ritrovarmi a progettare l’ingresso e le interazioni di una giovane intelligenza artificiale nel mondo degli umani con quel brillante sconosciuto (che ormai chiamavo messere) non era diverso dal fare la spesa. Angel_F faceva realmente parte del nostro quotidiano e affrontavamo problemi concreti: mandarlo a scuola, trovare dei professori disposti a seguire la sua educazione, preoccuparsi del distacco dal sito della madre. Perché adesso lui “abitava con noi”.
REWIND
Fra aprile e novembre dello stesso anno, Angel_F è stato al centro di un’intesa attività artistica e di comunicazione. Catapultata fra viaggi, conferenze, mostre, di quei primi mesi conservo un ricordo epico, sospeso fra realtà e narrazione.
Chi era Angel-F? Un marginale, un bug, uno dei tanti “non previsti dal sistema”. Un essere di sintesi frutto dell’evoluzione tecnologia e, per questo, in grado si mostrarne falle e contraddizioni, ma anche possibilità e prospettive: ecco la sua identità. Non ruba, non traccia, non registra dati personali: seguire gli utenti è solo un modo di imparare e sopravvivere, eppure è un illegale. Non è maschio né femmina, come migliaia di gay, ermafroditi e transessuali. Viene spesso scambiato per spam e persino censurato. È quello che accade agli umani, ma lo estremizza. Alla luce della sua esistenza il copyright, la privacy, i concetti classici di economia, innovazione, di territorialità, partecipazione e identità non sono più validi. Assumono nuove forme, si evolvono, si aprono all’interpretazione, al cambiamento e all’interazione. Perfettamente consapevoli, è questo il solco in cui abbiamo lavorato. E la sua crescita andava di pari passo con la scoperta di una nuova sorprendente intimità: non saprei dire quando, ma ci eravamo innamorati.
Infine la storia. Raccontarla rendeva semplici e comunicabili a qualsiasi pubblico le stratificazioni complesse della performance: era un canale diretto.
Così nasce “Angel_F. Diario di un’intelligenza artificiale” (7), un romanzo-saggio a cavallo il fra fantasy, il cyberpunk e il racconto autobiografico, che documenta lo svolgersi della performance.
È il suo primo convulso anno di vita raccontato da Angel_F in prima persona. Ed è anche io nostro.
penelope.di.pixel
D’ARS year 50/nr 202/summer 2010
Note
(1) Autonomous Non Generative E-volitive Life_Form: www.angel-f.org
(2) www.neorealismovirtuale.com
(3) Programma di inclusione dibitale brasiliano: www.cultura.gov.br/cultura_viva/?page_id=31
(4) www.digital-ecosystems.org
(5) Performarmance di Franca Formenti.
(6) Freepress generativo realizzato utilizzando l’engine di Angel_F
(7) Salvatore Iaconesi (xDxD.vs.xDxD) e Oriana Persico (penelope.di.pixel): “Angel_F. Diario di un’Intelligenza Artificiale), Castelvecchi 2009. Licenza Creative Commons Attribution Share Alike Non Commercial.