Pirelli HangarBicocca presenta Ambienti/Enviroments, una mostra dedicata alle opere meno conosciute e più effimere di Lucio Fontana. Undici lavori sperimentali che permettono di vivere e “abitare” realmente l’opera d’arte.
Lucio Fontana (Rosario, Argentina 1899 – Varese 1968) è stato uno dei personaggi più incisivi della scena artistica del Novecento. Conosciuto soprattutto per i famosi “buchi” e “tagli” delle tele, Fontana ha lavorato molto sui concetti di materia, spazio, luce e vuoto trovando un modo di estendere i confini dell’arte. Attraverso queste riflessioni, trasformate poi in sperimentazioni, nascono i suoi lavori più interessanti e meno conosciuti, alcuni dei quali riprodotti e ricostruiti per la prima volta dopo la sua morte ed esposti in quest’occasione unica.
La mostra Ambienti/Enviroments a cura di Marina Pugliese, Barbara Ferriani e Vincente Todolì, realizzata in collaborazione con Fondazione Lucio Fontana, raccoglie nello spazio delle navate di Pirelli HangarBicocca nove ambienti e due interventi ambientali. Creati da Fontana tra il 1949 e il 1968 per istituzioni e musei italiani e internazionali, gli Ambienti spaziali sono stanze e corridoi che vengono quasi sempre distrutti al termine dell’esposizione. Si tratta di opere sperimentali, fondamentali per comprendere l’avanguardia di pensiero dell’artista.
Non c’è più interesse per uno spazio rappresentato secondo le regole della prospettiva, quello che viene ricercato è uno spazio reale in cui vivere e potersi muovere superando la staticità della pittura e della scultura. Erano già stati i futuristi a concepire un nuovo modo di intendere l’oggetto artistico, superando i limiti delle dimensioni legate alla tradizione. Fontana, per conto suo, guarda molto l’arte sinestetica di Boccioni. Le sue opere sono totali, sensoriali, e come tali vanno vissute attivando tutti i sensi.
Percorrere questi ambienti vuol dire immergersi in una realtà che trasmette instabilità percettiva e visiva. Gli Ambienti spaziali di Lucio Fontana richiedono la nostra azione e ci pongono al centro dell’opera.
Forme artificiali, arcobaleni di meraviglia, scritte luminose sono le parole con cui l’artista in Spaziali del 1947 descrive gli oggetti dei suoi lavori. Questo è il pensiero che troverà la sua massima espressione negli anni ’40 con la nascita dello Spazialismo, movimento artistico che descrive alla perfezione le intenzioni di Lucio Fontana.
Ambienti/Enviroments è un omaggio all’artista ma soprattutto un’occasione per conoscere un nuovo concetto di opera che l’arte contemporanea è in grado di rappresentare. L’esposizione si apre con la Struttura al Neon realizzata per la IX Triennale di Milano del 1951, un arabesco fluorescente di circa 100 metri sospeso al soffitto, e si chiude con Fonti di energia, soffitto di neon pensata per Italia 61 a Torino, un’opera costituita da sette livelli di tubi di luce verde.
I nove Ambienti spaziali che completano il percorso ci mettono alla prova senza mai perdere di vista il rapporto tra oggetto esposto, spazio ed esperienza del visitatore che è il punto fondamentale dell’arte e del pensiero di Lucio Fontana e di questa mostra.
Tutto il resto è superamento d’idee.
Flavia Annechini
Lucio Fontana
Ambienti/Environments
Pirelli HangarBicocca
Via Chiese 2, 20126, Milano
21 Settembre 2017 – 25 Febbraio 2018