A marzo solo pochi hanno saputo dell’uscita di Aspirina, la rivista umoristica edita dalla Libreria delle donne di Milano: alla sua seconda ‘stagione’ – dopo gli storici numeri di metà anni Ottanta (1987-91) – torna a prendere posizione, rigorosamente ridendo, in un momento particolarmente adatto per mettere alla prova le armi della satira provando ad affrontare temi di grande attualità, come, il fenomeno ‘movimentista’ e il fermento femminista.
Ma è l’uscita di giugno la vera prima prova del nuovo giornale online ‘stagionale’ (4 numeri annui): un numero tutto estivo con l’imperdibile test Di che femminismo sei e i contributi di due ‘gigantesse’ del fumetto d’oltreoceano: Liza Donnelly, la cartoonist del The New Yorker, che si interroga nello specifico su “cos’è che fa ridere…” – prima battuta del suo Un giorno nella vita di una woman cartoonist – e Alison Bechdel con un inedito in Italia tratto dalla raccolta della sua serie più famosa – The Essential Dykes to Watch Out For – realizzata a partire dalla metà degli anni Ottanta e oggi raccolta tutta in un volume (Houghton Mifflin Harcourt Publishing Company, 2008). Chi volesse però recuperare delle uscite originali può vistare il blog della disegnatrice che, proprio in questi giorni dovendo svuotare la casa di sua mamma, compie un’ennesima operazione concettuale sulla propria identità, mettendo in vendita alcuni oggetti di famiglia (tra cui appunto i vecchi numeri dei suoi cartoons).
Tra i vari contributi ad Aspirina matite di diverse generazioni, impegnate in un serrato dialogo con alcune delle protagoniste storiche – innanzitutto Pat Carra, ieri come oggi tra le guide dell’impresa, ma anche Grazia Nidasio che non manca di affidare qualche battuta disincantata alla sua Stefi, stupendoci peraltro con personaggi inediti.
Aspirina si propone in modo nuovo, sfruttando le potenzialità del web e dell’animazione (con le puntate de’ Il muro della Bicocca di Piera Bosotti), facendo leva sull’apporto di tante giovani disegnatrici, chi agli esordi chi con una sua già consolidata attività: il progetto web di Loretta Borrelli e la grafica di Elena Leoni, il personaggio di Wonderrina, la super eroina fautrice di infiniti pasticci inventata per Aspirina da Annaurla, il bel disegno di Federica Del Proposto e, infine, il segno incisivo di Teresa Sdralevich a fianco delle immutate Suor Pat e Suor Ste che per quest’estate propongono, per chi abbia l’umore sotto i tacchi, delle risolutive infradito.
Molto altro nasce in redazione, a più mani, tra cui, imperdibile, la pubblicità sull’inseminazione vegana. La ricchezza dei contributi grafici e scritti – che si rinnoveranno nelle prossime uscite con appuntamenti ricorrenti e sempre nuove firme – rendono Aspirina un prodotto maturo della coscienza politica e creatività al femminile che parla in modo chiaro, una lingua universale.
Marta Sironi