A Milano, a dieci anni dalla mostra Street Art, Sweet Art, il PAC organizza, dall’8 al 12 marzo, un ciclo di conferenze, workshop ed eventi a ingresso libero per riflettere sul significato che ha assunto oggi il fenomeno della Street Art.
La mostra Street Art, Sweet Art. Dalla cultura hip hop alla generazione ‘pop up’ allestita dall’8 marzo al 25 aprile 2007 al PAC di Milano è stata la prima in Italia a consacrare ufficialmente, all’interno di un’istituzione museale pubblica, i writers e gli street artist della scena milanese e bolognese.
Oggi, a dieci anni di distanza, questi cinque giorni – si parte da mercoledì 8 per arrivare a domenica 12 marzo – di incontri, conferenze, workshop ed eventi previsti nella stessa location di allora, saranno l’occasione per ripensare la Street Art oggi, in rapporto alla storia delle sue origini e ai cambiamenti che si sono susseguiti, e per verificare l’attualità di una forma espressiva che si contamina con la città e la società.
La serata introduttiva di mercoledì 8 marzo affronterà lo Stato della Street Art oggi tra illegalità, istituzionalizzazione e mercato, a partire dall’esperienza della mostra del 2007 che ha lasciato al PAC un’eredità controversa: il gigantesco intervento sulla facciata realizzato da Blu ed Ericailcane, da anni al centro di accese discussioni tra chi desidera cancellarlo e chi invece vorrebbe restaurarlo per garantirgli una durata nel tempo.
Seguiranno due approfondimenti, il primo – giovedì 9 marzo – sarà un focus sul tema del restauro e della conservazione delle opere murali pubbliche, con interventi di Alessandra Collina e Antonio Rava, tra i massimi esperti di restauro della Street Art e del muralismo, che presenteranno analisi diagnostiche della facciata stessa del PAC ed esempi di restauri conservativi già realizzati sulle opere di Keith Haring; il secondo, venerdì 10 marzo, prenderà le forme di un dibattito pubblico con esperti del settore per valutare qual è oggi il valore dell’opera realizzata da Blu ed Ericailcane.
Sabato 11 marzo si terrà una Giornata di Studi finalizzata a fare chiarezza su forme ed espressioni che ancora oggi vengono denominate “Street Art”, documentando movimenti, stili, tendenze in rapporto con l’istituzione pubblica, il territorio, il mondo dell’impresa e il sistema dell’arte contemporanea. Verranno presentate le esperienze di writers e street artist protagonisti della mostra Street Art, Sweet Art, in dialogo con curatori, critici, direttori di musei, giornalisti, committenti pubblici e privati. Segnaliamo, tra i vari interventi della giornata, il dibatttito Mappe urbane e archivi digitali (h. 15.30) a cura di ArtGallery Milano, che sarà moderato da Cristina Trivellin, direttrice del nostro D’ARS Magazine.
Il programma si concluderà domenica 12 marzo con due eventi: un tour a piedi per le vie di Milano, alla scoperta dei più interessanti muri dipinti spontaneamente o realizzati a seguito di commissioni pubbliche e private; la proiezione in anteprima europea del film documentario Saving Banksy, diretto da Colin M. Day (Parade Deck Films). Il film- raccontando i goffi tentativi di un collezionista di preservare un dipinto di Banksy dalla distruzione e dalla vendita all’asta – riflette sulla legittimità, la pratica e l’etica di rimuovere la Street Art dalla strada e sulla sua mercificazione.
Nelle mattinate del 9-10-11 marzo il PAC organizza anche workshop formativi diretti alle Scuole Superiori di Milano a cura degli artisti Airone, Orticanoodles e Pao per studiare e sperimentare il linguaggio del writing e della Street Art.
In contemporanea al programma ufficiale del PAC, a cura di Chiara Canali, segnaliamo che l’8 marzo, il poeta e artista ivan darà avvio in Piazza Duomo a Milano alla performance La Grande Pagina Bianca e La Poesia Nascosta, che, con la collaborazione di pubblico e passanti, vorrà rappresentare uno spazio di libera espressione in grado di un far dialogare differenti realtà e culture.
Street Art, Sweet Art dieci anni dopo | dall’8 al 12 marzo 2017
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea | Via Palestro 14, Milano