Pirelli HangarBicocca presenta la mostra Situations di Kishio Suga attraverso un insieme di installazioni ripensate e riadattate dall’artista per gli spazi della fondazione milanese.
Situations è la prima retrospettiva italiana dedicata a Kishio Suga (Morioka, Giappone 1944), artista giapponese di riferimento per l’arte contemporanea. Personalità di spicco del Mono-ha, Kishio Suga attraverso le sue opere contribuisce a proporre un concetto di arte anti-tradizionalista in linea con la filosofia del movimento.
L’artista appartiene alla “Scuola delle cose”, ne condivide il pensiero e la filosofia. Utilizza materiali poveri, li manipola e ce li restituisce fagocitandone l’uso ordinario. Vegetali, tessuti, rocce, legno, vetro e carta diventano gli elementi fondamentali di un messaggio artistico che vuole ridefinire il rapporto uomo-arte cercando una relazione meditativa.
Situations ci invita a riflettere proprio su questo legame.
Le opere proposte in mostra scorrono isolate lungo le navate di HangarBicocca, dove sono state appositamente riadattate da Suga per creare un rapporto intimo con l’ambiente. Non si tratta di installazioni sterili e volte semplicemente a catturare lo stupore dello spettatore, ma di vere e proprie “situazioni” da vivere. Ognuna delle 20 installazioni presenti instaura un rapporto viscerale con lo spazio che occupa. Non nasce mai da sola ma ha un legame profondo con lo spazio.
Leggerezza e incombenza caratterizzano le installazioni, che nonostante la durezza effettiva con cui si presentano appaiono leggere agli occhi di chi le osserva. La relatività spazio-tempo è alla base delle opere di Kishio Suga così come la temporaneità dei suoi interventi.
Il percorso espositivo si apre con Critical Sections del 1984, unica opera sospesa della mostra. Tessuti bianchi e neri pendono dal soffitto, sono intervallati tra loro da rami e si collegano a terra attraverso lastre di zinco. Lungo le navate si alternano istallazioni come Soft Concrete (1970/2016), in cui quattro lastre di metallo realizzano un rettangolo, che al suo interno contiene ghiaia ricoperta da una colata di cemento morbido. Questo ricopre le lastre e le sorregge. Si tratta di materiali contrastanti tra loro che rappresentano la dualità antitetica alla base delle opere di Suga.
Ciò che è pesante diviene leggero e si trasforma nel tempo. Parallel Strata (1969/2016) è un agglomerato di lastre di paraffina bianca dalla struttura tridimensionale che diventa il “luogo” in cui cercare la relazione individuo-cosa.
Scorrendo tra agglomerati di rami, blocchi di marmo, cubi di plastica e legno, labirinti e lastre di zinco si giunge a Left-Behind Situation (1972-2016), installazione fondamentale per la mostra a cui è stata riservata un’intera area. L’opera – ricostruita nella versione più grande mai realizzata – è composta da un unico cavo metallico, teso nello spazio su due livelli, che congiunge i diversi punti delle quattro pareti creando intersezioni diagonali su cui sono poggiati precari blocchi di pietra e legno. Purtroppo non possiamo accedervi ma solo limitarci a osservarla immaginando di fluttuare dentro quello spazio.
La bellezza e il potere delle opere di Kishio Suga deriva dallo stimolo immaginativo che scaturisce dai suoi lavori. Possiamo dunque rifugiarci in queste situazioni e meditare, ritrovando il contatto con noi stessi senza necessariamente dover tenere conto della razionalità.
Flavia Annechini
Kishio Suga – Situations
a cura di Yuko Hasegawa e Vicente Todoli
Pirelli HangarBicocca | Via Chiese 2, Milano
Dal 30 settembre 2016 al 29 gennaio 2017