L’opera realizzata da Mentalgassi al Fiera District di Bologna ha inaugurato la serie di cinque interventi site specific su muri di grandi dimensioni ad opera di street artist internazionali in previsione per la quarta edizione di Cheap.
Attivo dalla fine degli Novanta e con base a Berlino, Mentalgassi riunisce tre artisti in precedenza attivi singolarmente nell’ambito del graffiti writing. Incontratisi a soli 16 anni, i tre hanno inizialmente trovato un forte punto d’incontro nella comune passione per le nuove tecnologie multimediali che in quegli anni stavano cominciando a diventare largamente accessibili, con un particolare interesse per le loro possibili applicazioni su oggetti tridimensionali nello spazio urbano. Proprio quest’ultimo aspetto è diventato il motore della loro produzione collettiva, che si compone di grandi paste up fotografici prevalentemente installati su elementi di arredo urbano, con una forte predilezione per strutture cilindriche o semisferiche come campane per la raccolta del vetro, fittoni, pali, fino ad arrivare ai singoli elementi che compongono recinzioni e cancellate.
All’assoluta eccentricità e non convenzionalità che caratterizza i luoghi d’intervento scelti si accompagna una fortissima ironia sul versante dei soggetti proposti: ritratti di persone comuni da loro stessi realizzati, tendenzialmente in primo piano, fotografate in una vasta gamma di espressioni che si deformano nell’adattarsi alle superfici che andranno a ricoprire.
Quello che ne risulta, con le parole dello stesso collettivo, è una sorta di “urban entertainment”, che, sfruttando l’esistente attraverso la costruzione di trame visive complesse, innesca nuovi punti di vista, rimandando ad un umorismo spiazzante e di forte impatto. Fondamentale in questo senso è la fortissima interazione dell’opera con il contesto urbano, di cui vengono messi in risalto incongruenze visive, anfratti, discrepanze.
In occasione di Cheap Festival, il collettivo è intervenuto su un edificio cilindrico che funge da struttura d’accesso ai parcheggi coperti della Regione Emilia Romagna, a ridosso dell’area in cui sorgono gli edifici del complesso fieristico di Bologna.
Ben 80 metri quadrati di carta hanno composto un ritratto a colori ricavato da un ironico primo piano scattato ad una donna anziana, immortalata nell’atto di gonfiare un pallone di chewing gum. Proprio questa azione fornisce l’appiglio per uno slittamento dal piano della poster art a quello dell’installazione: un grande pallone di gomma è stato infatti collocato, grazie ad un boccaglio collegato ad un compressore, proprio in corrispondenza della bocca; a intervalli, il pallone viene gonfiato per poi scoppiare.
www.cheapfestival.it – Credits foto: Michele Lapini