La quarta edizione di Cheap Street Poster Art Festival, in programma dall’1 all’8 maggio 2016 e realizzata grazie al supporto del Comune di Bologna, vedrà 763 artisti visivi confrontarsi con il supporto “carta” nello spazio urbano.
Illustratori, fotografi e grafici sono stati chiamati a interpretare liberamente – con un poster in bianco e nero, in formato 70×100 cm – il tema della Call for Artist 2016, collaborando così alla riappropriazione collettiva degli spazi affissivi in disuso collocati nel centro storico e concessi dal Comune di Bologna. L’argomento proposto ai partecipanti – che sono stati 731 (il doppio della scorsa edizione), provenienti da 49 diversi paesi – è stato quello del “limite”, punto strategico di osservazione per individuare nessi inattesi e giungere a immaginare nuove forme di socialità e di convivenza multi culturale. I poster dei 287 autori selezionati verranno installati nelle ex tabelle affissive di via Irnerio, viale Ercolani, via dell’Abbadia, via Graziano, via Rialto, via Castiglione, Strada Maggiore (civico 50, 46, 49), via Sant’Isaia, via d’Azeglio, via Ugo Bassi, via Ca’ Selvatica, via Santa Caterina, via Marchesana, viale Ercolani, viale Masini, via Begatto, piazza Aldrovandi 5, via Santa Apollonia, vicolo Alemagna, via Gerusalemme, via San Vitale 44, via Marsili angolo piazza San Domenico, via Nazario Sauro, via Zamboni, via San Giacomo, via Mascarella.
Per il secondo anno consecutivo verrà proposta anche un’installazione indoor realizzata a quattro mani interamente in carta, che verrà montata sul palco del TPO (via Casarini 17/5) in occasione del Closing Party di sabato 7 maggio. Realizzata da due artisti emergenti, il toscano Lorenzo Ghelardini e il sudamericano Mauricio Corradini – entrambi con base a Bologna – l’installazione consisterà in una struttura tridimensionale in carta composta da vari elementi poligonali, disposti in modo da ricordare un portale, un passaggio di confine tra contesti differenti. Su questa base verranno proiettate immagini, disegni animati, collage, 3D, in una sintesi di varie esperienze visive volte a esaltare la commistione di generi e anche in questo caso il superamento del “limite”.
Evento di apertura e novità di questa quarta edizione sarà XXV, installazione collettiva di poster art che vede il coinvolgimento di 25 tra illustratori e street artist, invitati a realizzare un’opera a testa, che verrà affissa nelle altrettante ex tabelle affissive dislocate tra via Indipendenza e piazza San Giuseppe. Gli artisti coinvolti sono: Nina Bunjevac, Flavia Biondi, Arianna Vairo, Danijel Zezelj, Stikki Peaches, Anna Ehrlemark, Akab, Laurina Paperina, Stefano Ricci, UNO, Vinz Feel Free, Madame, Orticanoodles, Amalia Mora, Centina, Snem, Guerrilla Spam, Carlo Pastore, Andrea Bruno, NemO’s.
In assoluta continuità con le precedenti edizioni, anche quest’anno l’organizzazione ha invitato 5 street artist internazionali, proponendo loro di realizzare un progetto site specific su muri di grandi dimensioni nei quartieri San Vitale, San Donato, Porto e Navile. Si tratta di Mentalgassi, Sbagliato, Andreco, Carne e Leo & Pipo, che condividono una predilezione per l’utilizzo del supporto carta, declinato utilizzando le tecniche più diverse: dalla pittura alla stampa, fino ad arrivare alla più gettonata fotografia. I cinque Main Artist lavoreranno su muri compresi nei quattro quartieri in cui Cheap interviene fin dalla sua prima edizione, collocati prevalentemente nella periferia nord di Bologna.
Mentalgassi | 28 aprile – 2 maggio | Viale Aldo Moro 56 – Quartiere San Donato
Il collettivo tedesco Mentalgassi lavorerà sulla struttura d’accesso ai parcheggi coperti della Regione Emilia Romagna. La produzione dei tre artisti si compone di grandi paste up fotografici prevalentemente installati su elementi di arredo urbano, con una forte predilezione per strutture cilindriche o semisferiche. I soggetti sono ritratti di persone comuni da loro stessi realizzati, tendenzialmente in primo piano, fotografate in una vasta gamma di espressioni che si deformano nell’adattarsi alle superfici che vanno a ricoprire. In questo modo il collettivo mira a restituire una sorta di “urban entertainment”, che, sfruttando l’esistente, innesca nuovi punti di vista, rimandando ad un umorismo spiazzante e di forte impatto.
Sbagliato | 2-4 maggio 2016 | Istituto superiore Aldini Valeriani Sirani, via dell’Arcoveggio
Il linguaggio fotografico è al centro della produzione anche di questo secondo collettivo, composto da tre street artist romani, che lavoreranno su una delle facciate esterne dell’Istituto bolognese. La loro città d’origine rappresenta il luogo di raccolta privilegiato del materiale di partenza, ossia singoli elementi architettonici estrapolati dal contesto urbano attraverso la fotografia e ricampionati in nuove composizioni stampate su carta e affisse con il paste up, in un rapporto dialogico con la città che gioca con la citazione senza rimanerne intrappolato. Si nota una particolare predilezione per le porte e, soprattutto, per le finestre: varchi e luoghi di passaggio che si aprono inaspettatamente su muri il più delle volte ciechi, creando una frattura nell’ordine delle architetture preesistenti e generando interferenze nel monotono flusso di informazioni a cui è sottoposto quotidianamente il passante.
Andreco | 4-8 maggio 2016 | Autostazione, Viale Masini
Sul muro di cinta dell’Autostazione prenderà forma il composito intervento del romano Andreco, che integrerà poster stampati in digitale e pittura su muro. L’opera rappresenta la seconda tappa del progetto Climate, iniziato a Parigi in concomitanza con COP21 (ne abbiamo parlato qui). La sua poetica, in particolare negli ultimi anni, mette al centro l’indagine sul rapporto tra spazio urbano e paesaggio naturale, tra uomo e ambiente. Le sue opere sintetizzano i concetti alla base della sua attività di ricerca scientifica, contaminandoli con un forte interesse per la simbologia: ne risulta un complesso sistema di forme, spesso direttamente connesse al mondo naturale.
Carne | 5-8 maggio | Torretta Enel, via San Donato 158
La pratica artistica del friulano Carne è legata ai luoghi abbandonati sia dal punto di vista estetico che da quello concettuale. Scelti per le loro qualità architettoniche, per la loro storia o per “semplice” gusto della scoperta, tali spazi in disuso non sono semplicemente la location che ospita l’opera, entrando piuttosto prepotentemente a farne parte. Le location scelte amplificano la potenza anche di un altro tema centrale: la bellezza che si fa mezzo per veicolare messaggi politici e sociali. Dal punto di vista dei soggetti, Carne ci restituisce un universo di simboli, esclusivamente fondato sulla contrapposizione tra bianco e nero. Dal punto di vista tecnico, Carne utilizza plottaggi fotografici su cui interviene manualmente oppure dipinti su carta, poi incollati al muro; in altri casi, integra invece l’uso di spray e vernici direttamente sulla parete.
Leo & Pipo | 6-8 maggio | Piazza Azzarita
Duo di artisti francesi, Leo & Pipo interverranno sui due edifici antistanti al Paladozza che fanno da accesso ad un parcheggio sotterraneo (e che affiancano l’immobile su cui, durante la scorsa edizione di Cheap, è intervenuto lo street artist Levalet). Originari entrambi della Val-de-Marne, è dopo il trasferimento a Parigi che iniziano a sentire l’esigenza di intervenire nello spazio urbano come reazione alla sensazione di anonimato, isolamento e asetticità da cui vedono dominate le relazioni umane nella capitale francese. Il desiderio di reintegrare poesia e calore umano nelle strade parigine passa attraverso l’evocazione di un periodo storico in cui, secondo le parole dei due autori, “Parigi era ancora un grande paese”. Il materiale di partenza è così costituito da foto di famiglia degli anni Venti che ritraggono persone comuni, recuperate dai mercatini delle pulci. Scontornati, ingranditi e stampati su carta, questi personaggi anonimi vengono installati con la tecnica del paste up sui muri, integrandosi con grande naturalezza nel paesaggio urbano, ma spiazzando allo stesso tempo il passante.