Di Cheap non è la prima volta che parliamo: è un progetto indipendente – ideato da sei donne a Bologna – che promuove dal 2013 la street art come strumento di rigenerazione urbana e di indagine del territorio, attivo tutto l’anno con interventi site specific.
In programma dall’1 all’8 maggio 2016, la quarta edizione di Cheap Street Poster Art Festival riproporrà la consueta struttura di base, fondata sulla collocazione nello spazio urbano e sull’utilizzo del supporto carta. Da un lato, verranno infatti realizzati interventi site specific su grandi superfici murarie, ad opera di un ristretto gruppo di street artist invitati dall’organizzazione del festival; dall’altro verranno installati sulle tabelle affissive in disuso del centro storico – concesse a Cheap dal Comune di Bologna – i poster selezionati tra tutti quelli che perverranno attraverso la consueta call for artists, indirizzata non solo a street artist, ma anche a chi si occupa di grafica, fotografia, illustrazione ed arte visiva in generale.
A proposito della call, quest’anno Cheap ha deciso di invitare i partecipanti a misurarsi con il tema del limite, inteso non solo come confine geografico, ma anche come livello massimo al di sopra e al di sotto del quale si praticano azioni, si vivono emozioni, si innalzano ostacoli e si costruiscono possibilità di cambiamento. Questo tema vuole attivare due movimenti, cognitivi ed esperienziali: da un lato il ripudio del confine come linea divisoria tra popolazioni; dall’altro la considerazione del limite come punto strategico di osservazione per seguire piste improbabili e immaginare nuove forme di socialità e convivenza multi culturale.
La call è aperta a tutti coloro che vogliano proporre progetti di poster art. La partecipazione, gratuita, può avvenire singolarmente o in gruppo. Ciascun candidato o gruppo può partecipare proponendo da uno a tre progetti, che devono pervenire entro e non oltre le 24 (ora italiana) dell’11 aprile 2016, insieme al modulo compilato e firmato, scaricabile dal sito, dove è anche possibile consultare il testo completo della call. I poster, che devono essere tassativamente in bianco e nero (compresa tutta la scala di grigi), possono essere realizzati con le seguenti tecniche: grafica vettoriale, illustrazione, fotografia.
Fin dall’inizio la carta è stata dunque individuata come supporto elettivo del progetto Cheap, che ha preso vita su muri e bacheche con continuità fino ad arrivare ad oggi, con una pubblicazione autoprodotta che raccoglie i primi tre anni, lanciata qualche giorno fa in occasione di Art City Bologna 2016 durante l’evento Fuck CHEAP. Si è trattata di una quattro giorni in cui sono stati esposti, in particolare, alcuni pezzi dei due artisti che stavano realizzando in contemporanea degli interventi in alcune delle strade di maggiore passaggio del centro storico. Uno è 108, con il progetto 43 forme del caos, che ha integrato – sulle 43 bacheche e sul muro dell’autostazione di Viale Masini – poster dipinti a mano e pittura muraria, in assoluta continuità con il centro della sua ricerca artistica e stilistica, che si identifica con un rigoroso studio della forma astratta – sottolineata da un registro cromatico essenziale dove predomina il nero – a cui fa da corollario la forte importanza attribuita alla componente simbolica e, in particolare, ai numeri.
L’altro è Nicola Verlato, con una nuova tappa (dopo Lissone, Roma e Ostia) del progetto Hostia, incentrato sulla figura di Pier Paolo Pasolini, su altre 26 bacheche bolognesi tra Via Indipendenza e Via San Giuseppe, dove ha introdotto elementi di multimedialità – grazie a due spot attraverso cui accedere ad una serie di brani composti da Verlato stesso – nella fruizione dei poster. Bologna è stata scelta dall’artista in quanto città natale di Pasolini che, insieme a Ostia che l’ha visto morire, rappresenta per lui il luogo ideale in cui dedicargli la realizzazione di un utopico mausoleo laico.
La pubblicazione raccoglie infine i testi e la documentazione fotografica degli interventi di Sten+Lex, Levalet, 2501, Vinz Feel Free, Orticanoodles, BR1, L.E.T. Les Enfants Terribles, Nemo’s, Hyuro, MP5, Lucamaleonte, UNO, Madame, Martina Merlini, Bifido, Werther e Ufo5, AK, Paper Resistance e Omino71. Nel catalogo trova spazio anche una selezione di poster (formato 70×100 cm) tratta dalla call for artist.