È ancora il video a portarci notizie rapide di estetiche locali. Questa volta protagonista della rassegna in progress Videozoom è la Romania con la mostra Minoranze Legali/Riti Urbani, e una decina di video artisti emergenti coinvolti dall’associazione culturale Sala 1.
Bucarest ha prodotto negli ultimi anni diversi artisti che si sono collocati in primo piano nel sistema dell’arte, ma non quanti forse potrebbero emergere in una situazione più agevolata. Il sistema dell’arte rumeno è oggi più avanzato e sicuro che nel passato ma ci sarebbero forse nuove figure e nuovi spazi da occupare.
Videozoom: Romania in corso negli spazi espositivi di Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea, si focalizza sul problema delle minoranze urbane e fa emergere un sentire comune agli artisti che affrontano con il video la sfida della narrazione del loro contesto. Oggetti e situazioni rappresentati appartengono a una solida quotidianità, su cui si esercita però la continua pressione data da un sentimento di pessimismo (più ancora che di critica) e autodistruzione, che approda ogni volta nell’area di un “no-way out” , l’epilogo che assicura la compattezza contenutistica alla rassegna.
Il video più forte tra quelli proposti (e anche quello che ne definisce i termini) è I’m Protesting Against Mysel, di Ciprian Muresan; l’immagine è quella di una “marionetta parlante” mossa da un burattinaio che protesta prima contro di sé poi contro tutto e tutti: una specie di “UBU ROI” che dà voce alle profonde contraddizioni che il paese e la sua cultura stanno vivendo. Il “teatro” è un mobile cassonetto dell’immondizia da cui sporge la marionetta, e la sequenza di lamentele è una sorta di “rapping” che si ripete ossessivo e “scandaloso”. Anche se forse più che un tono sarcastico sarebbe ancora più efficace un tono drammatico.
Wish Lamen di Anca Munteanu Rimnic inventa una cerimonia funebre impiegando donne rumene nell’interpretazione delle classiche “prefiche” che gridano lamenti durante i funerali. Nel video recitano testi scritti dall’artista che trattano temi lontanissimi da quelli classici e che fanno riferimento al mondo dell’arte: “Museo…Curatore…Collezionista”, termini che condizionano maggiormente il fare artistico. Quanto questi riferimenti siano un “Lamento” e quanto siano invece una dichiarazione di fatto non è facile capire.
La memoria del passato regime è ancora molto presente e Generation Loss di Larisa Sitar e Michele Bressan indaga la perdita della memoria attraverso il codice video. In una ripresa fissa del vecchio palazzo del governo ai tempi di Ceausescu, la Casa del Popolo si distrugge con il deterioramento del nastro. Le letture sono molteplici: il medium video, il tempo e la durata del medium, il tempo della dittatura, il consumo del senso delle immagini.
Mihaela Kavdanska in Hacking Meditation – when stillness interacts sceglie un’eccentrica cornice per fare un discorso sulla meditazione. Meditazione che richiede silenzio e concentrazione e quindi luoghi adatti, mentre le persone nel video vengono collocate in un continuum di ascesa e discesa sulle scale mobili di un centro commerciale.
Nel non-luogo del commercio e del passaggio urbano i meditanti salgono e scendono con seria concentrazione. La situazione “a contrasto” diventa l’incrocio fra una critica alle forme del consumo compulsivo ma anche un invito a rendere più cosciente il “momento transitorio” (obiettivo di tutte lefilosofie di meditazione). Ma anche a inserire elementi di diversa esperienza all’interno di un quotidiano che, in Romania, sta entrando nei meccanismi di produzione e consumo secondo il modello occidentale.
Lorenzo Taiuti
Videozoom: Romania
Minoranze Legali/Riti Urbani
A cura di Marius Tanesescu
Artisti: Vlad Basalici, Simion Cernica, Arantxa Etcheverria, Mihai Iepure Gorski, Ion Grigorescu, Mihaela Kavdanska, Adi Matei, Ciprian Muresan, Anca Munteanu Rimnic, Larisa Sitar & Michele Bressa, Gabriel Stoian
Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea
Piazza di Porta San Giovanni, 10 – 00185
Fino al 5/12/2015. Orari: martedì-sabato 16.30-19.30
Videozoom:Romania è promosso dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sostenuto dall’Accademia di Romania a Roma, dall’Istituto Culturale di Romania, dall’Associazione Italia-Romania a Roma e prodotto dall’Associazione Culturale Sala 1