È il 1965 quando Pierre Restany (critico illuminato, fondatore del Nouveau Réalisme e mentore di Yves Klein) comincia a collaborare sulle pagine di questa rivista. I suoi articoli si focalizzano subito su eventi internazionali (come la Biennale di Venezia o le mostre del Nouveau Réalisme) e sulla pulsante vita artistica di grandi città come Parigi, New York e dell’America Latina.
Nel 1984, qualche anno dopo la morte di Oscar Signorini, padre di “D’ARS” e dell’omonima agenzia artistica, le redini passano proprio a Restany, che nello spazio di pochi numeri ne cambia completamente la veste editoriale: la copertina viene rinnovata nella tinta (rigorosamente monocroma) e nell’impaginazione; i temi trattati si aprono a nuovi ambiti culturali e a nuove discussioni; ogni numero, oltre a nascere da un confronto diretto tra i redattori e il direttore, disserta su una tematica unitaria affrontandola da ogni punto di vista. Non solo, la redazione, che così
concepita risulta essere una sorta di laboratorio-fucina di fatti e di idee, verrà sempre più aperta ai giovani critici e ai talenti del mondo della cultura, di qualsiasi campo (…).
Lorella Giudici
D’ARS anno 55/n. 221/autunno 2015 (incipit dell’articolo)
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