Il fascino dell’arte acusmatica, il mistero di un “tendaggio astratto” che nasconde la fonte sonora. L’ascolto di un suono celato in un diffusore libera l’immaginazione e stimola visioni oniriche. Ancona si presta come palcoscenico ideale per la decima edizione del festival Acusmatiq: porto di mare con suggestive location tra storia e natura. Quattro appuntamenti mirati alla sperimentazione musicale elettronica ed elettroacustica, presentati all’interno della Mole Vanvitelliana, edificio pentagonale costruito nel ‘700 come magazzino portuale, lazzaretto e fortezza, magicamente sospeso in mezzo alle acque del porto.
Siamo in piena estate e l’arte per fortuna non va in vacanza, soprattutto nel capoluogo marchigiano, dove il festival Acusmatiq inizia la sua programmazione ufficiale giovedì 30 luglio, con un concerto inaugurale di prestigio nel panorama musicale colto, quello dell’opera “In C” di Terry Riley. Spesso citata come la prima opera minimalista, la composizione risale al 1964 e fa parte del repertorio semi-aleatorio americano: 53 frasi musicali controllate singolarmente da ogni musicista seguendo alcune indicazioni esecutive. Un’opera variabile in base al numero degli strumenti e delle scelte musicali attuate nel live. Ad Ancona un inedito ensemble che comprende archi, legni, ottoni, sintetizzatori e chitarra elettrica, sospesi tra serie ed alea, per festeggiare gli 80 anni del compositore.
Venerdì 31 luglio è la volta di Miha Ciglar e la sua innovativa interfaccia musicale Syntact. Il set improvvisato è basato sul concetto di no-input feedback mixing. Syntact fornisce un feedback tattile senza contatto utilizzando ultrasuoni, creando così un campo di forza sospeso in aria che può essere percepito col tatto. Durante la performance l’autore utilizza diffusori direzionali Acouspade, indirizzandoli nell’ambiente in modo che il suono sia percepito unicamente attraverso le sue riflessioni su mura, soffitto e superfici.
Sabato 1 agosto approdano ad Ancona i Clock DVA, storico gruppo della musica sperimentale britannica. Fin dai primi anni ’80 ricerca e innovazione hanno segnato il loro percorso artistico: dalla new wave, all’elettronica riescono nel corso degli anni a definire una nuova quanto personale linea estetica, che condizionerà l’evolversi dell’avanguardia musicale.
Altra chicca della programmazione Acusmatiq domenica 2 agosto. Un esperimento mai provato prima segue l’attuale interesse per i sintetizzatori modulari. Undici talentuosi performer, ciascuno con un sistema di sintesi modulare, daranno vita, attorno al tempietto Vanvitelliano, a una vasta proiezione di suoni sintetici che attraversano i generi e convenzioni. La loro interconnessione, avviene attraverso una macchina Soundmachines sviluppata per l’occasione. Tutti i sistemi diventano così un unico, gigantesco sintetizzatore, capace di produrre una massa sonora cangiante e caotica.
Infine la serata di epilogo – da non sottavolutare – sabato 29 agosto a Osimo. Il caratteristico borgo marchigiano ospita, nella Piazza Nuova, la performance del duo composto da Bruno Perrault (uno tra i più grandi e rari musicisti di ondes martenot) e Matteo Ramon Arevalos (pianoforte), con il live dell’album Sérimpie, proposto in due sezioni: la prima pensata per il tramonto; la seconda per una degna chiusura del festival. L’ondes martenot, straordinario strumento utilizzato anche dai Radiohead in diversi album, amplifica la magica atmosfera dello storico borgo, la vegetazione del parco e il suo affascinante belvedere… quale epilogo migliore.
Ogni appuntamento è accompagnato da dj set, live set, concerti e conferenze, per consultare il programma completo del festival potete farlo qui.
Sara Cucchiarini