“Bertini ci mostra come si può compiere un nuovo passo nel senso dell’oggettivazione integrale della realtà che molti altri accettano passivamente. l’utilizzazione del processo della tela fotografica emulsionata, che pratica già da un bel po’ di tempo, non ha mai costituito per lui solamente una tecnica atta a sfociare in una fredda riproduzione. Il gesto pittorico con cui marca le scene da lui scelte ci mostra ad un tempo una volontà di appropriazione molto personale e l’esplicazione di mezzi plastici di una grande forza e di una magistrale disinvoltura. (…)
Gianni Bertini, articolo di Gérald Gassiot-Talabot, D’ARS n.3-4, anno VII, 1966 , pp. 92-93