“A Milano da due al sei giugno di quest’anno si è svolto il primo congresso dell’Associazione Internazionale di Studi Semiotici che, al termine dei lavori, ha rieletto presidente e segretario generale della associazione due italiani, rispettivamente Cesare Segre e Umberto Eco. Sede del congresso e massime cariche all’Italia, dunque: la semiotica (o semiologia, i due termini sono diventati praticamente sinonimi anche se il primo trae origine da Peirce e il secondo da Saussure) sembra essere una di quelle specialità in cui l’Italia vanta una sorta di predominio. Essendo la semiotica una disciplina che si occupa dei segni delle altre discipline, nei cinque giorni del congresso si è assistito a una imponente partouze scientifica, un adulterio intellettuale tra linguisti e studiosi d’arte, esperti di cinema e cibernetici, musicologi e letterati, architetti e antropologi, nella speranza che da questa copulazione culturale possa nascere qualcosa di interessante in campo interdisciplinare, oltre che nei singoli settori specifici (…)”.
Pietro Favari
“Interpretazione dei segni. Primo Congresso dell’Associazione Internazionale Studi Semiotici”
Articolo di Pietro Favari pubblicato su D’ARS, Anno XV n. 71-72, novembre-dicembre 1974
A cura di Cristina Trivellin